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Pattinatore russo elimina gli Stati Uniti e fa il doppio dito medio: scoppia un caso diplomatico

Il comportamento sopra le righe di Daniil Aldoshkin ha costretto anche i vertici federali della Russia a prendere una posizione ufficiale visto il delicato momento politico internazionale. Dopo aver vinto la semifinale contro gli Stati Uniti s’è lasciato andare a un’esultanza fuori controllo. La federazione russa è stata costretta a scusarsi per quel gesto.
A cura di Maurizio De Santis
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La reazione sopra le righe del pattinatore russo dopo aver battuto gli Stati Uniti nella semifinale del pattinaggio di velocità.
La reazione sopra le righe del pattinatore russo dopo aver battuto gli Stati Uniti nella semifinale del pattinaggio di velocità.

L'adrenalina può giocare brutti scherzi. Il pattinatore di velocità russo, Daniil Aldoshkin, si è messo in una situazione imbarazzante e ha rischiato l'incidente diplomatico, che il suo gesto fosse interpretato male considerata la contingenza degli eventi nel mondo (la crisi internazionale per i venti di guerra dalla Russia) al punto da spingere la federazione del suo Paese a porgere scuse ufficiali. Lo stesso atleta ha precisato, a caldo, dopo quella reazione impulsiva, che si è trattato solo di un comportamento istintivo, dettato dall'euforia eccessiva del momento.

Cosa ha fatto di così grave Aldoshkin da sollevare tanto clamore? L'avversario e il contesto politico mondiale hanno amplificato la reazione del russo, dandole un significato che va oltre il dato sportivo. Martedì scorso la sua selezione ha affrontato e battuto in semifinale il Team Usa, mettendo di fatto le mani sulla medaglia d'argento ai Giochi invernali di Pechino 2022. Assieme ai compagni di squadra, Sergey Trofimov e Ruslan Zakharov, aveva eliminato gli avversari più temibili, conquistando la certezza di salire sul podio. Per Aldoshkin si trattava della prima volta in carriera e in uno scenario, quello delle Olimpiadi, di particolare valore.

L'esultanza del pattinatore russo contro gli Stati Uniti sul traguardo che ha rischiato di far scoppiare l'incidente diplomatico.
L'esultanza del pattinatore russo contro gli Stati Uniti sul traguardo che ha rischiato di far scoppiare l'incidente diplomatico.

"Mi dispiace molto se qualcuno si è sentito offeso – ha precisato qualche ora dopo l'episodio -. Appena finita la gara, ho alzato subito le braccia al cielo per la mia prima medaglia ai Giochi. Non intendevo mancare di rispetto". Ha spiegato così il dito medio esibito con entrambe le mani poco dopo la certezza di aver trionfato, soddisfatto per l'ottimo risultato e per la possibilità di lottare per l'oro (alla fine arriverà il secondo posto). Tutto frutto dell'eccitazione, non era un insulto rivolto agli Stati Uniti. "È stata una reazione puramente emotiva – ha aggiunto – perché nel pattinaggio di velocità combattiamo contro il tempo, non contro un avversario".

Il comportamento sopra le righe di Daniil Aldoshkin ha costretto anche i vertici federali della Russia a prendere una posizione ufficiale. Il delicato momento storico a livello mondiale, l'alta tensione nei rapporti tra Usa e Russia per l'evoluzione della crisi in Ucraina, spingono alla prudenza. Ecco perché Alexei Kravtsov, presidente della Russian Skating Union, è intervenuto per scusarsi pubblicamente dopo quanto accaduto. "Le emozioni hanno preso il sopravvento al traguardo – ha spiegato, nel tentativo di ridimensionare quell'atteggiamento che ha rischiato di passare per una provocazione . Non c'era alcun secondo fine dietro quel gesto. Siamo spiacenti se qualcuno ha percepito diversamente questa situazione e se il nostro atlea ha offeso qualcuno. A nome della Russian Skating Union, porgiamo le nostre scuse ufficiali".

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