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Olimpiadi invernali 2022 a Pechino

Luca De Aliprandini, dall’argento nello sci ai Mondiali di Cortina alle Olimpiadi di Pechino 2022

Dopo l’argento mondiale di Cortina d’Ampezzo dello scorso anno, Luca De Aliprandini nello Slalom gigante ha acquisito nuove consapevolezze e una grande fiducia nei suoi mezzi. A Pechino può puntare al podio anche se è difficile sfidare il mostro Odermatt.
A cura di Jvan Sica
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Delle volte una vittoria può far iniziare una carriera perché grazie a essa un giovane atleta entra nel gotha di chi può puntare al primo posto. Altre volte una vittoria può porre fine a una carriera, quando dopo aver vinto tanto o quella gara nello specifico l’atleta pensa di aver reso completa la sua esperienza sportiva. E poi ci sono le vittorie che cambiano le carriere e in questa categoria rientra Luca De Aliprandini.

Chi è Luca De Aliprandini, sciatore azzurro nello Slalom gigante

Classe 1990, Luca De Aliprandini ,dal 23 ottobre 2011, giorno dell’esordio in Coppa del Mondo sul tracciato austriaco di Sölden, fino al 19 febbraio 2021 è stato un atleta discreto, capace di un solo podio in Coppa del Mondo, nello Slalom gigante di Oberjoch alle spalle del francese Mathieu Faivre e dell'austriaco Marcel Mathis. Poi quel giorno, il 19 febbraio 2012, ai Mondiali casalinghi di Cortina d’Ampezzo, arriva secondo nello Slalom gigante vinto ancora una volta dal francese Faivre e la medaglia d’argento mondiale cambia tutto.

La vittoria sulla Gran Risa e l'argento ai Mondiali di Cortina 2021

In questa stagione infatti Luca De Aliprandini è diventato uno dei migliori gigantisti del circo bianco e in ogni gara ha lottato per vincere. Nell’esordio di Sölden è stato un buon ottavo con qualche errorino nella seconda manche a pregiudicarne la gara, poi quarto in Val d’Isére, quinto nel primo gigante in Alta Badia, riuscendo ad arrivare secondo in quello successivo.

La caduta durante il gigante di Adelboden

Ad Adelboden Luca cade durante la prima manche dello Slalom gigante: la botta sulla caviglia urtando un palo della porta ha fatto temere che Luca De Aliprandini potesse o perdere le Olimpiadi o arrivare in Cina con dei fastidi che non gli permetterebbero di performare come lui vorrebbe. L’urto è stato brutto più che violento e le prime sensazioni di Luca non erano buone. Per fortuna in serata è arrivata la nota dell FISI che ha confermato l’assenza di fratture o lesioni alla caviglia sinistra, anche se ci sono stati alcuni danni ai legamenti e diversi lividi ossei. Si guarisce stando a riposo, saltando quasi certamente dei giorni di allenamento ma puntando tutto sul 13 febbraio, quando alle 10.15 ora locale inizia la prima manche dello Slalom gigante olimpico.

Luca De Aliprandini alle Olimpiadi di Pechino 2022

Se con l’argento olimpico Luca è cresciuto e si è sbloccato definitivamente mostrando tutta la sua classe, gli avversari in gigante fanno però davvero paura. Prima di tutto c’è il nuovo re dello sci alpino mondiale, uno che può cambiare il suo sport e vincere per almeno un decennio. Stiamo parlando dello svizzero Marco Odermatt che in questa stagione ha già vinto quattro dei cinque giganti disputati (a cui ha aggiunto anche due SuperG) e ha letteralmente dominato in una disciplina in cui sembra venire davvero dal futuro. Sempre veloce, sempre in tempo, sempre fluido, sempre composto, in Slalom gigante Marco Odermatt sembra davvero non poter avere rivali, anche se sappiamo che alle Olimpiadi possono saltare delle gerarchie consolidate, come la storia ci ha insegnato.

Luca De Aliprandini, soprattutto se il problema alla caviglia è risolto, può stare tranquillamente nel lotto dei pretendenti, un gradino sotto Odermatt che sembra ingiocabile. Ma alle Olimpiadi non conta tanto la carriera, la storia o la stagione, serve cogliere quell’attimo e nello sci alpino è una verità ancora più evidente. A Luca De Aliprandini serve solo arrivare in buone condizioni fisiche e con la consapevolezza acquisita dopo l’argento mondiale. Poi lì ci si gioca tutto.

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