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Olimpiadi Invernali 2026

La pista da bob delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 sarà all’estero: figuraccia dall’Italia

L’Italia farà disputare all’estero le gare di bob per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Non è stato possibile costruire una nuova pista in occasione dei Giochi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi invernali, un evento sarà disputato fuori dai confini del paese ospitante. Per le Olimpiadi invernali, Milano-Cortina 2026 rinuncia ad ospitare le gare di bob, skeleton e slittino per l’impossibilità di costruire una pista. A 2 anni dall’inizio si tratta di un autentico fulmine a ciel sereno. A questo punto si dovrà cercare una soluzione all'estero. A comunicarlo il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la sessione del Comitato olimpico internazionale a Mumbai.

"Malagò ha reso noto di aver avuto in questo senso la comunicazione dal Governo che non c'era più l'intenzione di andare avanti con il progetto per la nuova pista” ha scritto il Coni in una nota. In 102 anni di storie non era mai successo che una disciplina delle Olimpiadi invernali si disputasse fuori dai confine del Paese a cui sono stati assegnati i giochi. Anche per via degli enormi costi, lievitati nel corso degli ultimi anni per i rincari dovuti a guerra e Covid, si è arrivati alla rinuncia per la costruzione degli impianti.

Una delle piste da bob costruite nelle ultime Olimpiadi invernali.
Una delle piste da bob costruite nelle ultime Olimpiadi invernali.

La paura che si potesse andare a fare un investimento ingente per una pista dal futuro molto incerto ha spinto l'Italia a trovare una nuova soluzione. All'estero sarà quasi sicuramente St.Moritz ad ospitare i Giochi italiani a fronte di una pista naturale a pochi chilometri da Livigno trovando anche la soddisfazione del CIO. Come soluzione interna si era anche tornati a parlare dell'impianto in Piemonte di Cesana. Si tratta di 110 milioni buttati via in occasione di Giochi di Torino 2006 con una pista ridotta subito a uno scheletro e inutilizzata.

Anche per questo il ministro Abodi aveva spiegato come non fosse possibile dare vita a un'altra struttura che sarebbe stata un altro spreco rischiando di irritare il CIO. La scelta di non costruire a Cortina è stata anche per questo apprezzata a Mumbai ma resta l'imbarazzo per l'Italia di non essere riuscita a pensare a un riutilizzo delle strutture subito dopo le Olimpiadi invernali. Insomma, non mancheranno gli impianti a Cortina e Milano per altre discipline ma sicuramente ci si aspettava ben altro da un evento atteso da diversi anni in Italia.

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