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Olimpiadi Invernali 2026

La pista da bob di Milano-Cortina non si farà ma è già costata 5 milioni di euro: 40mila solo per lo spot

Per la pista di bob di Milano-Cortina 2026 sono stati spesi quasi 5 milioni di euro, di cui 40mila per uno spot pubblicitario. Non è ancora chiaro dove saranno disputate le gare di bob e slittino: restano in ballo Torino, Saint Mortiz, Innsbruck e due piste, una in Germania e una in Francia.
A cura di Sara Tirrito
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La nazionale olimpica di bob della Svizzera
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La Società infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico) ha speso 40mila euro di soldi pubblici per realizzare uno spot sulla pista da bob di Cortina prevista dal progetto. Questo prima di sapere che l'impianto per le Olimpiadi 2026 non sarebbe mai stato realizzato. Quelli investiti per il video non però sono gli unici soldi andati a vuoto: si stima che per quell'impianto siano già stati già assegnati progetti per un valore di 5 milioni di euro.

Il video che pubblicizza una pista inesistente

Lo spot dura circa un minuto e immagina una pista da bob in mezzo alle Dolomiti innevate. Scorrono foto storiche della zona, delle gare invernali che si tennero a Cortina nel 1956 e le parole in caps lock "history, identity, memory, future". Si vedono poi i bob a bordo dei quali gareggiano atleti olimpici e paralimpici e una serie di immagini astratte che evocano la tecnologia, la sostenibilità e l'innovazione del nuovo impianto.

Il video è stato pubblicato il 23 dicembre 2022 sul canale Youtube di Simico ed è dedicato al Cortina sliding centre. Peccato che nel frattempo il progetto sia fallito. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, in riunione con il Comitato olimpico internazionale a Mumbai, ha annunciato che la pista da bob sarà all'estero. Secondo i dati disponibili, tuttavia sono già stati spesi 5 milioni di euro per progetti relativi a edifici, infrastrutture e le attività di monitoraggio.

Le alternative possibili

Negli scorsi giorni, il Cio ha rinviato la decisione di assegnare i campionati olimpici giovanili del 2028. L'unica candidata per quelle Olimpiadi era l'Italia. Secondo una nota stampa diffusa dal Simico, a presentarsi al prossimo appello per le olimpiadi 2028 potrebbe essere anche il Veneto, che si aggiungerebbe a Lombardia e Trentino. Le alternative possibili per la posta da bob da usare nel 2026 a questo punto sono, oltre a Torino, le piste di Saint Moritz in Svizzera, quella di Innsbruck in Austria; l'impianto di La Plagne in Francia o quello di Konigsee in Germania. A spingere su Saint Moritz è soprattutto il sindaco di Milano Beppe Sala, ma l'opzione – che pure sarebbe la più vicina – finora è stata scartata perché è l'unico impianto innevato in modo naturale e con le nuove temperature la pista non sarebbe garantita.

L'impianto di Innsbruck in Austria

L'impianto di Innsbruck richiederebbe 15-20 milioni di ristrutturazione, e gli austriaci si sono già resi disponibili a cederla. Non sembrano realmente percorribili le piste di Francia e Germania, che erano state scartate (come tutte le altre) dal Simico. L'unica opzione in Italia è la pista di Cesana torinese usata per le Olimpiadi invernali del 2006.  Finora l'opzione era stata scartata perché, essendo chiusa dal 2011, richiederebbe lavori per quasi 34 milioni di euro. Negli ultimi giorni, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha rivelato che le trattative con il governo sono già aperte. "Abbiamo mandato il dossier con lo studio per le spese che richiederebbe la ristrutturazione di Cortina" – ha detto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

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