Chi è Giada D’Antonio, la nuova stella dello sci italiano che a 16 anni esordirà in Coppa del Mondo

Il momento è arrivato o meglio sta per arrivare. Da tempo si parla di Giada D'Antonio, giovanissima sciatrice, classe 2009, a 16 anni farà l'esordio in Coppa del Mondo. D'Antonio è stata convocata per la prima volta, così come Anna Trocker, che è del 2008. La storia di D'Antonio però è particolare e per questo risalta di più, perché è la prima napoletana al cancelletto di partenza di una gara di sci.
Da Napoli a Predazzo per inseguire un sogno
Sedici anni, nata nel maggio 2009, a Napoli è originaria di San Sebastiano al Vesuvio, papà napoletano e mamma colombiana. Ha iniziato a sciare a Roccaraso, poi si è trasferita al Nord, perché la federazione ha visto che c'era tanto potenziale. Da due mesi D'Antonio è a Predazzo, con la madre al seguito. Ora il debutto in Coppa del Mondo a Semmering, domenica 28 dicembre. In un'intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera' ha parlato di sé, della sua storia, dei suoi modelli e dello sci, la sua grande passione.
Gli idoli: "Tomba è nato in città come me, Vonn continua a vincere"
Una sciatrice napoletana è onestamente particolare, d'altronde non era successo ancora. Il suo essere del sud e provenire da una città non scompone questa giovane atleta: "Sono fiera di portare con me la mia città e il mio accento. Se ci saranno dei problemi dovrò conviverci e dovrà essere così anche con le pressioni. Spero che la mia storia possa essere un'ispirazione. Anche una ragazza cresciuta al Sud ce la può fare".
Ha quattro idoli D'Antonio. In ordine Alberto Tomba, Lindsey Vonn, Mikaela Shiffrin e Lara Colturi: "Tomba è nato in città come me, in un mondo di atleti di montagna. Vonn continua a gareggiare e vince a 41 anni contro il parere di tutti. Libera come Lara Colturi, che ha subito pesanti critiche per la sua scelta (di gareggiare per l'Albania ndr.), e Shiffrin che ho avuto modo di conoscere".

Talento puro che alla prima gara internazionale, con il pettorale numero 82, subito ha vinto. Seconda gara e altro successo, e poi ancora vittorie con divari enormi. Le Olimpiadi non sono nel mirino, anche se il tempo per sbalordire c'è, ma a una giovanissima è giusto non mettere troppa pressione.