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Valentino Rossi fischiato al gala della MotoGP viene difeso da Marc Marquez: ammutoliscono tutti

Ai MotoGP Awards 2025 di Valencia la sala ha fischiato Valentino Rossi ogni volta che la sua immagine appariva sullo schermo. A fermare la deriva ci ha pensato Marc Marquez, che sul palco ha richiamato tutti al rispetto con una frase semplice e netta.
A cura di Michele Mazzeo
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Il gala di chiusura della MotoGP 2025 a Valencia, pensato per celebrare una stagione che ha segnato il nuovo corso del Motomondiale sotto la gestione di Liberty Media, si è trasformato in un caso mediatico quando il pubblico ha iniziato a fischiare Valentino Rossi. Ogni volta che la sua immagine compariva nella clip dedicata alla "cena delle leggende" (andata in scena lo scorso settembre), la platea reagiva con un dissenso fragoroso e ripetuto. Una scena che ha gelato l'atmosfera e che ha oscurato una cerimonia pensata per esaltare i protagonisti dell'anno.

Il clima teso ha riportato alla memoria la rivalità più discussa dell'ultimo decennio, quella tra Rossi e Marc Marquez. Una frattura nata nel 2015, esplosa nel famoso episodio di Sepang e mai completamente sanata agli occhi dei tifosi. L'uscita recente del documentario sul "Sepang Clash" ha contribuito a riaccendere un sentimento che in Spagna, soprattutto a Valencia, non si è mai davvero sopito.

Nel mezzo di un gala che celebrava premi, sorpassi e riconoscimenti simbolici come quello a Marco Bezzecchi per il "miglior taglio di capelli", il momento più significativo è arrivato proprio durante la premiazione dedicata al "Miglior Sorpasso dell'Anno". Chiamato sul palco per ritirare il premio, Marquez ha scelto di esporsi con una chiarezza che ha zittito la sala: "I would like to say: respect everybody. This is the most important because we are fighting a lot of them" .

Un messaggio diretto, rivolto a una platea che per minuti aveva trasformato un campione assente in un bersaglio. Tradotto: "per favore rispettate tutti". Una frase semplice, ma che ha assunto il peso di una presa di posizione rara in un ambiente dove spesso i piloti preferiscono non alimentare polemiche.

La difesa di Marquez è arrivata in un contesto carico di simboli. Da una parte il campione che ha appena eguagliato i nove titoli mondiali di Rossi; dall'altra il pubblico che continua a leggere la loro rivalità come una contesa personale. La scelta del pilota di Cervera di difendere apertamente il suo storico avversario ha rimesso al centro il senso dello sport, ricordando che la competizione non giustifica la mancanza di rispetto.

I fischi restano un episodio da condannare, soprattutto perché destinati a un'icona che non era nemmeno presente. Ma la presa di posizione di Marquez, netta e pubblica, ha impedito che il gala degenerasse in una rappresentazione distorta delle tensioni che attraversano ancora il tifo del Motomondiale. In una serata che doveva celebrare la stagione, la frase del campione del mondo è diventata l'immagine più forte: un invito a tornare alla civiltà, prima ancora che allo spettacolo.

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