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Tsunoda rompe il silenzio dopo il brutale licenziamento dalla Red Bull: “È stato incredibilmente duro”

Yuki Tsunoda commenta per la prima volta il suo brutale licenziamento dalla Red Bull, ammettendo che perdere il sedile F1 2026 è stato “incredibilmente duro”, ma promettendo di tornare in griglia.
A cura di Michele Mazzeo
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Yuki Tsunoda ha rotto il silenzio sulla decisione più dura della sua carriera: la Red Bull lo ha brutalmente escluso dalla griglia F1 2026, scegliendo Isack Hadjar per affiancare Max Verstappen e promuovendo il 18enne Arvid Lindblad alla Racing Bulls con il confermato Liam Lawson. Per il giapponese, dopo cinque stagioni nel mondo Red Bull, resta solo un ruolo da collaudatore e pilota di riserva.

Nella sua prima dichiarazione pubblica, alla vigilia del GP di Abu Dhabi il 25enne nipponico ha ammesso quanto la notizia, ufficializzata prima che il Mondiale di Formula 1 2025 si fosse concluso, lo abbia colpito: "Scoprire che non avrò un posto da pilota nel 2026 è stato incredibilmente duro". Una frase che fotografa la portata del taglio, arrivato al termine di mesi complicati al volante della RB21, dove il confronto diretto con Verstappen ha messo a nudo limiti strutturali e fragilità individuali, come accaduto fin qui a tutti coloro si sono alternati al fianco dell'olandese.

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Promosso in squadra ufficiale a stagione in corso, Tsunoda non è riuscito a trasformare i pochi lampi di velocità in risultati concreti: appena 30 punti, un incidente pesante a Imola e una lunga rincorsa negli aggiornamenti hanno finito per segnare definitivamente il suo destino. Un quadro che Red Bull ha ritenuto insufficiente per confermarlo in vista del nuovo ciclo tecnico del 2026.

Il giapponese, però, non si è arreso. "Sono determinato a lavorare più duramente che mai con la Red Bull come collaudatore e pilota di riserva per dimostrare che merito un posto in griglia", ha scritto sui social, rilanciando la sua candidatura per un futuro rientro. "La vita è piena di battute d'arresto, e questa è la mia. Non mi impedirà di essere il miglior pilota di F1 possibile".

La decisione, confermata dal team principal Laurent Mekies, chiude un percorso iniziato con AlphaTauri (poi divenuta Racing Bulls) e proseguito fino al box Red Bull, dove Tsunoda ha pagato la discontinuità e l'alta pressione tecnica. Ora per lui si apre una stagione lontano dalle luci della griglia, mentre la squadra prepara il nuovo ciclo con Verstappen, Hadjar e la coppia formata dai giovani Lawson e Lindblad. Yuki, però, guarda già avanti. E promette che la storia non finisce qui: "Non è ancora finita".

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