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Test F1, quando iniziano le prove per il prossimo Mondiale 2026 e cosa aspettarsi dalla nuova Ferrari

Il Mondiale 2025 si chiude ad Abu Dhabi, ma i test F1 aprono la strada al 2026: calendario, nuove monoposto e primi indizi sulla Ferrari 678.
A cura di Michele Mazzeo
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La stagione di Formula 1 si chiude ad Abu Dhabi con il triello iridato, ma il paddock guarda già al 2026. La gara di Yas Marina sarà l'ultimo atto del regolamento attuale prima della rivoluzione tecnica che cambierà vetture, motori e pneumatici e numero di squadre in griglia (con l'ingresso di Cadillac come 11° team). Per questo motivo, già martedì, le scuderie torneranno in pista con una prima sessione di test dedicata alle gomme Pirelli sviluppate per il prossimo ciclo regolamentare.

Ogni team schiererà un pilota titolare su una mule car adattata alle specifiche 2026 e uno "young driver" sulla monoposto 2025. È il primo banco di prova concreto in vista del nuovo Mondiale, soprattutto per chi, come Ferrari, deve recuperare terreno dopo un 2025 chiuso lontano dalle posizioni che contano.

Il vero punto di ripartenza è però l'inverno. A fine gennaio e a febbraio i test pre-stagionali offriranno le prime indicazioni sullo stato di maturazione delle monoposto 2026, con un regolamento che promette di rimescolare valori e gerarchie.

Formula 1 2026, quando iniziano i test pre-stagionali: il calendario

La FIA ha ufficializzato un programma di test più esteso rispetto agli ultimi anni, pensato per dare ai team tempo sufficiente per adattarsi alla nuova generazione di vetture. Le date sono tre:

  • 26-30 gennaio 2026 – Barcellona (test privati a porte chiuse)
  • 11-13 febbraio 2026 – Bahrain (prima sessione ufficiale)
  • 18-20 febbraio 2026 – Bahrain (seconda sessione ufficiale)

Una preparazione anticipata e ravvicinata, segno di quanto la transizione al nuovo regolamento sia complessa e centralizzata su aerodinamica attiva, power unit ripensate e gomme completamente ridisegnate.

Come saranno le nuove monoposto F1 nel 2026

Il 2026 segna una delle trasformazioni più profonde della storia recente della Formula 1. Le nuove monoposto saranno più corte, più leggere e con aerodinamica attiva: ala mobile anteriore e posteriore cambieranno configurazione a seconda delle fasi di guida per ridurre resistenza e consumi.

La power unit avrà un equilibrio inedito: 50% motore endotermico, 50% parte elettrica, con batterie più performanti e un ERS potenziato. Cresce la percentuale di carburante sostenibile, mentre i nuovi pneumatici Pirelli da 18 pollici saranno più leggeri, con mescole progettate per adattarsi alla diversa distribuzione dei carichi aerodinamici.

È un pacchetto regolamentare che potrebbe rimescolare la griglia, con Mercedes considerata oggi la più avanti sul fronte motore e con diversi team ancora in ritardo sulla tabella di marcia.

Che tipo di F1 vedremo nei test di fine stagione ad Abu Dhabi

I test post-gara di Abu Dhabi saranno la prima occasione per vedere qualcosa del 2026, ma solo in forma embrionale. I piloti titolari utilizzeranno mule car adattate ai parametri futuri, con Pirelli che metterà a disposizione C2, C3, C4 e C5, più set da bagnato intermedio. Agli esordienti toccheranno invece due set di C3 e C5, quattro di C4 e gomme da pioggia.

Non saranno ancora monoposto 2026, ma permetteranno a Pirelli e ai team di raccogliere dati reali su temperatura, degrado e comportamento delle nuove mescole. È il primo passo verso una finestra tecnica che si aprirà definitivamente solo a Barcellona a fine gennaio.

Cosa sappiamo della nuova Ferrari F1 2026 e delle altre vetture

In casa Ferrari il 2025 si chiude come la stagione più complicata dell'era Vasseur. La Scuderia ha interrotto lo sviluppo della SF-25 ad aprile ("Lo sviluppo aerodinamico della SF-25 era stato interrotto alla fine di aprile", ha ammesso Vasseur) e pagherà anche sul fronte economico con una riduzione di circa 18 milioni di dollari per il quarto posto nei costruttori.

Ma il 2026 è già iniziato. La nuova Ferrari 678 ha superato i crash test a Bollate, confermando la bontà della struttura di base. Telaio e sospensioni sono già definiti, mentre resta aperto il nodo più delicato: la power unit, dove le indiscrezioni parlano di un ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale e di una Mercedes che invece oggi sarebbe davanti a tutti.

Sul fronte presentazioni, Red Bull e Racing Bulls apriranno il 15 gennaio, seguite da Alpine (23 gennaio), Cadillac (8 febbraio) e Aston Martin (9 febbraio). Il paddock si avvicina così alla nuova era regolamentare con livelli di preparazione diversi e molte incognite ancora da sciogliere.

Una cosa è però già evidente: il Mondiale si chiude ad Abu Dhabi, ma la stagione 2026 comincia martedì. È lì che si avrà un primissimo assaggio di ciò che sarà. Bisognerà però aspettare poi di vedere in pista le vere nuove monoposto F1, nei test pre-stagionali, per cominciare a farsi un'idea riguardo a chi ha intrapreso la strada giusta e chi invece è già costretta a rincorrere.

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