Qual è il trucco del motore Mercedes che spaventa la Ferrari per la F1 2026: le ipotesi sul tavolo

Nel regolamento tecnico della Formula 1 2026 c'è una frase che sta facendo discutere team, tecnici e dirigenti: il rapporto di compressione del motore non può superare il valore di 16:1.
La particolarità è che questo parametro viene verificato dalla FIA quando la vettura è ferma ai box, quindi a temperatura ambiente.
Ed è proprio qui che nasce il sospetto: un motore può essere perfettamente regolare durante i controlli, ma comportarsi in modo molto diverso quando entra in temperatura in pista. Secondo i rumors del paddock, Mercedes avrebbe trovato il modo di sfruttare questa differenza e Ferrari, Honda e Audi hanno scritto alla FIA per chiedere chiarimenti ricevendo però una doccia fredda da parte della Federazione che sembra aver dato il via libera alla soluzione pensata da Mercedes (e riprodotta anche da Red Bull, avvisata di tale stratagemma da un ingegnere passato proprio dalla scuderia di Brackley a Milton Keynes a metà 2025).
Come avrebbe fatto il team di Toto Wolff? Non con materiali vietati, ma con soluzioni ingegneristiche molto raffinate. Per capire di cosa si parla, serve però partire dalle basi.

Cos'è il rapporto di compressione
Nel motore endotermico, il pistone è un cilindro metallico che sale e scende comprimendo aria e carburante prima dell'accensione. Il rapporto di compressione indica quanto viene schiacciata questa miscela: più è alto, più il motore può essere efficiente e potente. Ma se si esagera, il carburante può "accendersi" da solo, con gravi danni.
La FIA ha abbassato questo limite per il 2026, ma lo controlla solo a motore freddo. Da qui nascono le ipotesi sul "trucco" Mercedes.
Opzione 1: la biella che si allunga con il calore
La biella è il pezzo che collega il pistone all'albero motore. Quando il motore si scalda, tutti i metalli si dilatano leggermente. L'idea è che Mercedes possa aver progettato una biella che, a caldo, si allunga di pochissimo, facendo arrivare il pistone un filo più in alto.
Risultato: lo spazio in cui viene compressa la miscela si riduce e il rapporto di compressione aumenta, ma solo in pista, non durante i controlli FIA.

Opzione 2: il pistone che cambia forma a caldo
Un'altra ipotesi riguarda il pistone stesso. Il pistone ha una parte superiore, chiamata cielo, che entra direttamente nella camera di combustione. Se questa superficie, scaldandosi, si gonfia leggermente, il volume interno si riduce.
Anche qui parliamo di variazioni minime, invisibili a occhio nudo, ma sufficienti per migliorare l'efficienza del motore. È una soluzione più difficile, perché sui pistoni i materiali ammessi sono molto limitati.
Opzione 3: la testata che "si avvicina" alla combustione
La testata è la parte superiore del motore, dove avviene l'esplosione della miscela. Secondo alcuni, Mercedes potrebbe aver lavorato su spessori e geometrie in modo che, quando la testata raggiunge temperature molto alte, si deformi leggermente verso l'interno.
In pratica, senza muovere nulla in modo meccanico, la camera di combustione diventerebbe più piccola solo quando il motore è sotto stress in pista.
Opzione 4: tanti piccoli effetti messi insieme
Lo scenario più realistico, in stile Formula 1, è che non esista un singolo trucco, ma una combinazione di micro-soluzioni: un po' dalla biella, un po' dal pistone, un po' dalla testata.
Sommandosi, questi effetti potrebbero portare il rapporto di compressione vicino a 18:1 che consentirebbe di ottenere al massimo un vantaggio stimato intorno ai 10 kW, cioè circa 13 cavalli. Non un'enormità sulla carta, ma sufficiente per fare la differenza in un regolamento tutto nuovo.

Perché Ferrari è preoccupata
Il problema non è solo la prestazione immediata. I motori 2026 stanno per essere omologati, cioè "congelati" nella loro architettura di base. Se qualcuno parte avanti grazie a una soluzione del genere, recuperare diventa complicato e richiede tempo.
Da qui il timore della Ferrari (ma anche degli altri costruttori come Honda e Audi) che una zona grigia, se lasciata aperta, possa segnare le gerarchie fin dall'inizio del nuovo ciclo tecnico.
Le uniche certezze sul trucco Mercedes
Una cosa è certa: non ci sono materiali vietati, né soluzioni "illegali". Se Mercedes ha trovato qualcosa, lo ha fatto dentro il regolamento, sfruttando il fatto che la FIA misura il motore a freddo, mentre in pista tutto cambia.
Ed è proprio su questa differenza, minima ma decisiva, che si gioca la vera partita tecnica della Formula 1 2026.