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MotoGP, Dovizioso: “Difficile capire come fermare Marquez”

Il pilota della Ducati tira le somme di questo 2019: “Il distacco da Marc è impressionante, ma lo è per tutti. Io so cosa dovrebbe essere diverso ma ottenere certi risultati dalla moto e dallo stile di guida è dura”.
A cura di Valeria Aiello
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Penultima tappa del campionato MotoGP 2019 ma è già tempo di bilanci nella conferenza stampa del giovedì che apre il weekend di Sepang. Si riparte dall’undicesima vittoria stagionale di Marc Marquez e dal settimo posto di Andrea Dovizioso che, malgrado il risultato, in Australia ha assicurato al pilota della Ducati il secondo posto nel Mondiale per il terzo anno di fila. Ancora aperta la lotta per il terzo gradino del podio come il campionato team dove Ducati e Honda sono separate da un solo punto iridato.

Dovizioso: "Difficile capire come fermare Marquez"

Secondo Dovizioso, più che la posizione, va considerato il fatto che il divario da Marquez è “decisamente superiore” rispetto allo scorso anno. “Non possiamo essere soddisfatti – dice DesmoDovi, seduto accanto allo spagnolo nell’incontro con la stampa – . Credo che ci siano stati tanti alti e bassi nella stagione, abbiamo sofferto di più delle ultime due, ma stiamo chiudendo in seconda posizione. Certo, il distacco da Marquez è enorme, ma è enorme per tutti. In questo momento è difficile pensare a come fermarlo. In questa stagione è andato persino meglio dell’anno scorso. Questa è la realtà e la Malesia sicuramente non è una gara con le condizioni migliori per noi, perché al pomeriggio è sempre molto umido e noi gestiamo meglio le condizioni di asciutto. Ma vedremo, dovremo migliorare nel pomeriggio, e ci concentreremo su queste ultime due gare”.

Andrea Dovizioso e Marc Marquez durante la conferenza stampa del giovedì a Sepang / getty
Andrea Dovizioso e Marc Marquez durante la conferenza stampa del giovedì a Sepang / getty

Indipendentemente dai risultati – prosegue Dovizioso – tutti lavoriamo sempre al 100% e in questo momento è difficile capire cosa fare perché il divario è impressionante, eccessivo quasi. Tutto è possibile, lo abbiamo visto negli ultimi anni, c’è stata una lotta più ravvicinata. La possibilità di tornare a lottare c’è indubbiamente, però ogni anno fa storia a parte. Credo che siamo tutti preoccupati perché è difficile onestamente sapere che cosa fare. Io so cosa vorrei che fosse diverso, ma riuscire a ottenere questi risultati dalla moto e dallo stile di guida è dura. Ci proviamo, ma non è solo questo”.

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