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Miracolo a Monza, l’incredibile doppietta a un mese dalla morte di Ferrari

Il Gran Premio d’Italia di Monza 1988 fa parte della storia della Formula 1. Quel campionato fu dominato dalla McLaren che con Senna e Prost vinse 15 Gp su 16. Ma a Monza incredibilmente entrambi si ritirarono e la Ferrari ottenne una clamorosa doppietta. Vinse Gerhard Berger davanti a Michele Alboreto. Una doppietta miracolosa giunta un meno di un mese dalla morte del Drake Enzo Ferrari.
A cura di Alessio Morra
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Il Mondiale di Formula 1 del 1988 è passato alla storia per il netto dominio della McLaren motorizzata Honda che con Senna e Prost vinse 15 dei 16 Gran Premi in calendario, record assoluto. I due piloti disponevano di una vettura straordinaria, battagliarono tra loro – poi anche in modo feroce – vissero una stagione straordinaria, chiusa con il titolo di Ayrton (il primo). Solo a Monza il team inglese non riuscì a trionfare. Vinse la Ferrari che in modo rocambolesco ottenne l'unico successo di quel campionato e lo ottenne a meno di un mese dalla morte del ‘Drake' Enzo Ferrari.

L'incredibile Gp Italia 1988

Il Drake viene a mancare il 14 agosto. L'Italia perde un grande imprenditore e lo omaggia con tutti gli onori. La Formula 1 due settimane dopo ritorna con il Gp del Belgio, a Spa è doppietta McLaren: primo Senna, secondo Prost, gara importante perché produce il sorpasso al vertice. Berger e Alboreto, che sono i piloti della Rossa di Maranello, si ritirano entrambi. A Monza i due piloti della Rossa non ci vanno con il cuore colmo di speranze. L'obiettivo è il podio. Battere le McLaren è impossibile, o quantomeno lo sembra. In Italia non sbarca Nigel Mansell che a 35 anni ha preso la varicella, gliel'aveva mischiata il figlio. La Williams lo sostituisce con Schlesser, un francese con all'attivo una sola partecipazione a un weekend di gara (5 anni prima).

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Il motore Honda abbandona Prost

Senna fa la pole, Prost è secondo. Prima fila tutta McLaren. Berger e Alboreto riescono a conquistare la seconda fila, i distacchi sono importanti – sei decimi per l'austriaco dal pole-man, oltre un secondo per l'italiano. Ma almeno il sogno del podio ancora un vivo. Un risultato che avrebbe onorato il ‘Drake'. La gara va come previsto fino al giro 35 quando il motore Honda abbandona la McLaren di Alain Prost, che è costretto al ritiro e che pensa sicuramente scendendo dalla sua vettura di aver perso il titolo. Senna vola, vuole vincere a Monza, se lo fa, allunga e mette le mani sul titolo, ma a due giri dalla fine il patatrac.

L'incidente tra Senna e il doppiato

C'è un doppiaggio da effettuare, alla chicane, dopo il rettilineo, il brasiliano si infila, ha un'incomprensione con Schlesser, il contatto c'è, la McLaren numero 12 è fuori dalla gara. Incredibile. Assai distanziati passano al primo e al secondo posto Berger e Alboreto, che vivono due giri sostenuti dal pubblico che li carica perché vede una vittoria insperata e una doppietta che pareva inimmaginabile.

Berger e Alboreto regalano la doppietta alla Ferrari

L'arrivo è in parata. Vince Berger davanti a Alboreto. Doppietta Ferrari, la prima dopo nove anni in casa. Monza è rossa. Sugli spalti si grida al miracolo. Un miracolo prodotto dall'alto, e il pensiero di tutti, pure della McLaren, è andato al mito Enzo Ferrari, omaggiato anche dalla sua scuderia, dai suoi piloti con un successo nel Gran Premio d'Italia.

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