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Marquez scherza sulla caduta: “Per vedere se così si sveglia la spalla”

Prima scivolata del nuovo anno per il campione spagnolo, a terra alla curva 3 di Sepang nell’ultima mezz’ora del secondo giorno di test: “Forse c’era dello sporco e la moto si è chiusa. Per fortuna non andavo veloce. Alex sulla Honda:? Gli mancano ancora molte cose, ma sta facendo la sua strada”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez, 26 anni, nei test di Sepang / Getty
Marc Marquez, 26 anni, nei test di Sepang / Getty

I test pre-campionato di Sepang iniziano con qualche incertezza per Marc Marquez. Il campione in carica, non ancora al 100% della forma fisica dopo l’operazione alla spalla cui si è sottoposto lo scorso dicembre, è caduto a meno di mezz’ora dal termine della seconda giornata di test pre-campionato in Malesia. Una scivolata alla curva 3, senza conseguenze fisiche per lo spagnolo, anche se meno bene è andata alla sua RC213V, riportata al box da uno dei mezzi del circuito. “Non uno dei migliori punti per cadere ma, per fortuna, non andavo veloce – ha spiegato una volta al box – . Mi chiederanno: “Se non andavi veloce, allora perché sei caduto?”. Non lo so nemmeno” le sue parole a Marca.com.

Marc Marquez scherza sulla caduta

Ero appena uscito dal box, probabilmente c’era una parte della pista sporca e la moto si è chiusa. Forse per vedere se così si svegliava la spalla – scherza a fine giornata, 9° in classifica a mezzo secondo dal riferimento fatto segnare da Fabio Quartararo –  . Alla fine, dobbiamo essere felici per la giornata in generale, siamo cresciuti poco a poco e l’importante è che mi sentissi un po’ meglio rispetto a ieri”. Al box, non manca il lavoro, praticamente raddoppiato in considerazione dell’arrivo del fratello Alex come compagno di squadra all’esordio in MotoGP. Marc sta provando telaio ibrido e motori. “Abbiamo già capito alcuni punti di forza e quelli deboli e ci siamo concentrati su questi perché l’elettronica poteva essere migliorata e l’abbiamo fatto poco a poco. Alla fine, abbiamo provato qualcosa di assetto. Al posteriore, Michelin ha portato delle nuove gomme che hanno un po’ più di grip. Sembra che la moto, tutto l’equilibrio, cambi un po’ e che Yamaha e Suzuki siano più a loro agio. Stanno andando veloce”.

In ogni caso, primi giri da compagni di squadra per i fratelli Marquez, oggi capitati uno accanto all’altro in pista. “Per caso, abbiamo lasciato il box nello stesso momento. La sua guida è abbastanza buona, ha il corpo lanciato in avanti, la testa in avanti, poggia sull’anteriore… tutte cose da fare se hai una Honda e vuoi andare veloce. Logicamente gli mancano ancora molte cose ma sta facendo la sua strada. Io sono concentrato sul mio lato del box, ho già abbastanza lavoro”.

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