Marc Marquez: “Ho corso con un chiodo rotto e uno piegato nel braccio. Solo i medici sanno cosa c’è lì”

Marc Marquez è riapparso in pubblico da campione del mondo e dopo uno sfortunato infortunio alla spalla che ha chiuso la sua stagione di MotoGP. Per lui un Mondiale vinto a mani basse ma tanta paura per le condizioni fisiche ancora in fase di riassestamento. Il pilota spagnolo è stato protagonista di una conferenza stampa organizzata da Estrella Galicia presso la Sala Galileo di Madrid, un evento che si sarebbe dovuto svolgere al ritorno dal GP d'Indonesia, dopo aver vinto il nono Mondiale in Giappone.
L'infortunio alla spalla destra però ha interrotto i suoi piani. Ma il pilota di Cervera sta facendo di tutti per tornare in sella. Marquez si è dovuto sottoporre nuovamente a un intervento chirurgico che lo costringerà a non correre più fino al pre-stagione 2026, saltando gli ultimi quattro Gran Premi della stagione e i test di Valencia, dove sarà l'unico assente il primo giorno del prossimo anno. Nel corso dell'intervista il campione del mondo in carica ha parlato proprio di ciò che sta vivendo in questo momento.

"Quando sono caduto in Indonesia, mi hanno fatto una radiografia e hanno visto una vite piegata – ha rivelato Márquez. – Carlos García (fisioterapista della clinica del circuito e caro amico) ha detto: ‘Non preoccupatevi, ha corso così tutto l'anno'". Il racconto di Marquez è assolutamente dettagliato: "Ho subito un intervento chirurgico alla spalla nel dicembre 2019 per instabilità e, quando in seguito mi sono rotto l'omero, una delle viti si è rotta e un'altra si è piegata. Ma ci ho convissuto".
Il campione del mondo in carica ha sottolineato i progressi e cosa stia accadendo in queste settimane: "Solo io e i miei medici sappiamo cosa c'è veramente dentro quel braccio e lavoriamo affinché la gente parli più dei miei risultati che delle mie condizioni fisiche". Marquez dimostra però di non essersi assolutamente arreso: "Mi avevano già avvertito che ci sarebbe voluto tempo, perché c'erano legamenti e ossa interessati. Ora dobbiamo rispettare la tabella di marcia. Non ci saranno effetti collaterali".