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Lo stoico sacrificio di Perez per far vincere il Mondiale a Verstappen: “Il piano ha funzionato”

Nel GP di Abu Dhabi Sergio Perez è stato determinante per la conquista del Mondiale di Formula 1 2021 da parte di Max Verstappen: il messicano della Red Bull ha sacrificato le sue qualifiche, la sua gara e un podio quasi certo proprio per permettere al compagno di squadra di vincere la corsa sul circuito di Yas Marina e conquistare così il titolo iridato.
A cura di Michele Mazzeo
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Max Verstappen ad Abu Dhabi ha vinto il suo primo Mondiale di Formula 1 grazie ad un po' di fortuna (la safety car mandata in pista dopo l'incidente di Latifi) e alla scelta di fermarsi ai box per montare gomme soft nuove scommettendo sulla ripartenza per un ultimo giro. Ma gran parte del merito lo ha avuto anche il suo compagno di squadra Sergio Perez che ha sacrificato le sue qualifiche, la sua gara e un podio quasi certo proprio per permettere all'olandese di vincere la corsa sul circuito di Yas Marina e conquistare così il titolo iridato.

Che il messicano fosse disposto a tutto per aiutare il compagno di squadra lo si era già capito dal sabato quando ha sacrificato il suo giro lanciato nelle Q3 delle qualifiche per dare la scia a Verstappen e permettergli di conquistare la pole position, ma è in gara che Sergio Perez si è superato guadagnandosi la riconoscenza eterna da parte del neo campione del mondo. Presa la terza posizione fin dal via il 31enne di Guadalajara si è ritrovato in testa alla gara dopo che Hamilton si è fermato ai box per rispondere al precedente pit-stop del rivale per il titolo. Ed è proprio in quel momento che il messicano si è messo completamente al servizio della squadra: allungando la vita delle sue gomme nel momento in cui è stato raggiunto dal britannico Perez ha dato vita ad una gran difesa che ha rallentato l'andatura del pilota Mercedes facendo sì che il suo compagno in appena due giri riuscisse a recuperare quasi nove secondi su Hamilton (decisivi col senno di poi nel non permettere al 36enne di Stevenage di fermarsi ai box per montare gomme soft nuove nel momento in cui è entrata la safety car).

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"Il piano ha funzionato perfettamente – ha detto poi Sergio Perez al termine del GP di Abu Dhabi svelando che si trattava di una strategia studiata a tavolino dalla Red Bull –. È stato fondamentale in quel momento della gara. Sapevo che fondamentalmente Lewis aveva la gara sotto controllo. Sono solo felice che abbia funzionato e sono felice di averlo tenuto dietro più a lungo di quanto pensavamo".

Ma questo non è stato l'unico sacrificio fatto da Sergio Perez nel GP di Abu Dhabi per per consentire a Max Verstappen di conquistare il titolo Mondiale. Durante il periodo di Safety Car infatti il messicano ha rinunciato ad un podio quasi certo ritirandosi mentre era in terza posizione per prevenire che il motore della sua RB16B non cedesse in pista allungando quindi il regime di Safety Car e negando di fatto l'ultimo tentativo di sorpasso su Hamilton al compagno di squadra. A rivelarlo è stato lo stesso messicano che dopo la gara riguardo al suo strano ritiro ha spiegato: "Il motore era al limite e l'unica cosa che volevamo in quel momento era dare l'opportunità a Max di fare l'ultimo giro".

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