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Leclerc spiega la scelta di montare gomme da asciutto su pista bagnata a Silverstone: perché ha cambiato idea

Il pilota della Ferrari spiega la scelta di montare gomme da asciutto su pista ancora bagnata al via della gara del GP della Gran Bretagna della Formula 1 2025: il monegasco rivela perché ha cambiato idea dopo il giro di formazione a Silverstone.
A cura di Michele Mazzeo
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Un weekend iniziato con grandi aspettative si è trasformato in una corsa da dimenticare per Charles Leclerc, che ha chiuso la gara del Gran Premio della Gran Bretagna della Formula 1 2025 in 14ª posizione, lontano dai riflettori e ancor più dai punti. La Ferrari, apparsa competitiva sul passo nelle prove libere, si è persa nelle pieghe di una domenica bagnata e incerta, lasciando a Lewis Hamilton l'onore di salvare la giornata (che è tutto dire essendo arrivato dietro la Sauber motorizzata Ferrari guidata da un eroico Hulkenberg) con un quarto posto che vale comunque punti pesanti nella lotta per il secondo posto nella classifica costruttori con la Mercedes.

La gara di Leclerc è finita nei primi giri. Dopo il giro di formazione, il monegasco, insieme a qualcun altro (tra cui Russell) ha tentato un azzardo strategico montando gomme da asciutto mentre la stragrande maggioranza della griglia restava su intermedie. Un rischio che si è rivelato subito un boomerang: la SF-25 ha perso ogni aderenza sul bagnato, relegandolo in fondo al gruppo e impedendogli qualunque rimonta.

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"La decisione di montare le gomme d'asciutto dopo il giro di formazione? È stata una decisione sbagliata. Ciò che mi preoccupa di più è la prestazione successiva. Non c'è stato un solo giro in cui fossi in ritmo. Ho rischiato di andare a muro diverse volte. La macchina era estremamente complicata da guidare" ha dichiarato a Canal+ visibilmente provato.

Leclerc ha poi approfondito la dinamica della scelta parlando ai microfoni di Sky Italia, offrendo uno spaccato più tecnico sulla strategia rivelatasi fatale: "Durante il giro di formazione i primi due settori sembravano abbastanza asciutti mentre il terzo era bagnato e, con il sole che c'era, pensavo che si asciugasse subito ma non è andata così e si è rivelata una scelta sbagliata. La cosa più preoccupante è stata il passo che non ho avuto mentre Lewis andava molto più forte di me. So che da qualche gara sto utilizzando un assetto estremo che sta pagando sull'asciutto mentre sul bagnato non ha pagato ed ora ne ho la certezza".

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La scelta dell'assetto, con un carico aerodinamico sbilanciato sull'anteriore, che ha funzionato nelle gare asciutte precedenti, si è rivelata insostenibile con l'asfalto umido. La SF-25 è sembrata inguaribilmente instabile, e ogni tentativo di spingere si trasformava in un rischio di incidente.

"Difficile dirlo adesso perché adesso sono deluso, ho soltanto voglia di tornare nel camion ed analizzare quanto accaduto oggi e su quello che non è andato. Ogni volta che provavo andare più forte rischiavo di metterla nel muro. Oggi, nel complesso, è stata una gara davvero difficile", ha ammesso senza mezzi termini, interrogato sulle prospettive legate agli aggiornamenti tecnici che la Ferrari porterà sulla SF-25 nel weekend di Spa-Francorchamps.

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Dopo tre podi nelle ultime quattro gare, l'uscita a vuoto sul circuito inglese è uno stop brusco che riporta alla realtà. Il tentativo di forzare la mano con una strategia aggressiva si è infranto contro la variabilità meteo e i limiti della vettura in condizioni miste. Più che la scommessa sbagliata, è la mancanza di passo anche nelle fasi successive a preoccupare davvero il pilota monegasco.

Un errore di valutazione, certo. Ma soprattutto una prestazione che, ancora una volta, riaccende dubbi sulla solidità tecnica della monoposto. Silverstone doveva essere l'occasione per avvicinare McLaren, invece ha mostrato una Ferrari che, per qualche motivo, resta fragile quando il quadro si complica.

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