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Leclerc e Vasseur soci in affari oltre Ferrari e F1: entrano nel board di una società d’investimenti

Il pilota monegasco e il team principal della Ferrari entrano nel board strategico di SWI Group, una realtà svizzera da oltre 10 miliardi di asset che vuole unire finanza, sport e intrattenimento. Il loro legame va oltre la Formula 1, la scuderia di Maranello e la pista.
A cura di Michele Mazzeo
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Charles Leclerc e Frederic Vasseur portano il loro personale legame oltre la Ferrari e la Formula 1, sconfinando nel mondo della finanza. Il pilota monegasco e il team principal della scuderia di Maranello sono infatti entrati a far parte del Comitato strategico per Sport e Intrattenimento di SWI Group, società svizzera nata a marzo 2025 dalla fusione tra Icona Capital (Londra) e Stoneweg (Ginevra). Un gruppo che gestisce oltre 10 miliardi di euro di asset, operando nei settori di immobiliare, credito, finanza e data center, e che ora punta ad espandersi nei cosiddetti "mercati emozionali": sport, media e intrattenimento.

Non è un'operazione d'immagine. Secondo quanto comunicato da SWI, Leclerc fornirà consulenza attiva sui progetti legati a tecnologia sportiva, contenuti immersivi e modelli di fan economy. Il 27enne, da tempo impegnato in investimenti diversificati (tra cui orologi di lusso, real estate e il proprio marchio di gelati), sarà parte di un team che dovrà affiancare il gruppo nell'esplorare nuove modalità di investimento che uniscano profitto, impatto culturale e partecipazione del pubblico.

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Un approccio che ha un nome ben preciso: "capitalismo narrativo", come lo definisce Max-Hervé George, presidente del CdA e co-CEO del gruppo. Sotto la sua guida, SWI intende costruire un ponte tra finanza tradizionale e cultura pop, cercando valore economico non solo nella crescita degli asset, ma anche nella capacità di generare attenzione e senso di appartenenza.

Accanto a Leclerc e Vasseur, nel comitato strategico ci sono anche figure simboliche dello sport globale come l'ex calciatore spagnolo Andres Iniesta, a conferma della volontà di attrarre icone con una visione oltre il campo. George, ex pilota nel Ferrari Challenge, crede nella contaminazione tra discipline: "Collaborare con talenti provenienti dallo sport di alto livello significa circondarsi di persone che sanno unire rigore, disciplina ed eccellenza, e questi valori essenziali per il successo sono quelli che desideriamo incarnare attraverso SWI".

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Per il Cavallino Rampante, è l'ennesima dimostrazione della sintonia tra Leclerc e Vasseur, un rapporto costruito fin dai tempi delle categorie minori. Il fatto che entrambi siedano ora nella governance di una società privata con ambizioni globali rafforza la percezione di un asse solido anche fuori dalla pista, in un momento in cui si moltiplicano le voci di instabilità attorno alla Ferrari.

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L'approccio di SWI, tuttavia, resta collettivo: Leclerc è un ambasciatore, non un frontman. Il gruppo mira a co-creare valore con atleti e creator, sostenendo progetti che spaziano dalla wearable tech all'IA sportiva, dalla produzione di contenuti ibridi a iniziative che coinvolgano le community digitali. Tra le aree strategiche: il sostegno a giovani piloti tramite Icona Racing e lo sviluppo di startup fondate da sportivi o creatori.

"Il capitale, se non si allinea alle aspirazioni delle nuove generazioni, diventa obsoleto", ripete spesso Max-Hervé George. Con l'ingresso di Leclerc e Vasseur in SWI, questa frase prende forma concreta. Non più solo numeri e margini, ma storie, connessioni, partecipazione. In un contesto finanziario ancora dominato dall'approccio estrattivo, George e il suo board tentano la strada opposta: coinvolgere, raccontare, costruire legami duraturi. Un circuito parallelo, disegnato per resistere nel tempo. E forse, per riscrivere le regole del gioco.

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