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La FIA tura una falla nel regolamento prima del GP di F1 a Miami: mai più un “caso Bearman”

L’articolo in questione è il 55.14 e fa riferimento alla sezione che norma il comportamento delle monoposto quando sul circuito c’è la “safety car”. La Federazione ha deciso di intervenire alla vigilia del prossima corsa del Mondiale in Florida.
A cura di Maurizio De Santis
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La FIA ha rivisto il regolamento della Formula 1 a Mondiale in corso. Lo ha fatto alla vigilia del Gran Premio di Miami per evitare che si ripeta la confusione che si verificò in Australia a causa del pit stop di Ollie Bearman della Haas in regime di safety car. Quell'episodio provocò il caos e disagio per Max Verstappen ma solo oggi, a distanza di ben cinque appuntamenti iridati rispetto all'esordio, la Federazione ha deciso di intervenire turando la falla nel pacchetto di prescrizioni sportive. L'articolo in questione è il 55.14 e fa riferimento alla sezione che norma il comportamento delle monoposto quando sul circuito c'è la "macchina di sicurezza".

Cosa è successo a Melbourne e perché la FIA ha modificato il regolamento

Per capire perché la Federazione ha optato per la rettifica e quali sono le novità introdotte serve riavvolgere il mastro e tornare indietro nel tempo a Melbourne, focalizzando l'attenzione su quanto avvenne in fase di neutralizzazione del primo Gran Premio della stagione. Il pilota della Haas era già staccato di un giro quando al 41° entrò la safety car (in seguito all'incidente di Fernando Alonso con la sua Aston Martin). Come da regolamento, gli fu consentito di sdoppiarsi e raggiungere il retro del gruppo in tempo per la ripresa della gara ma qualcosa andò storto.

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"Quindi questa macchina ora rimane qui, o cosa?", disse Verstappen nel Team Radio chiedendo spiegazioni al suo ingegnere al muretto. Quella frase sottolineò tutta la perplessità dell'olandese per essersi trovato in una condizione eccezionale e la preoccupazione alla Red Bull perché il suo pilota si era trovato con una monoposto doppiata tra sé e quelli della McLaren di testa. La Red Bull credeva – ma si sbagliava – che Bearman sarebbe rimasto lì fino alla ripartenza.

Cosa era successo? La Haas aveva deciso di far rientrare successivamente ai box Bearman, che era uscito dalla pit-lane dopo la sosta tra le prime auto e davanti al pilota Red Bull, terzo dietro alla coppia di testa composta dagli alfieri della McLaren, Lando Norris e Oscar Piastri. A Bearman in quella occasione venne concesso di sdoppiarsi di nuovo, il che permise a Verstappen di ripartire senza doppiati davanti a sé dopo l'iniziale sorpresa provata nel vedere la monoposto del britannico davanti a sé.

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In cosa consiste la correzione della Federazione all'articolo 55.14

In buona sostanza, con la variazione apportata all'articolo 55.14 d'ora in avanti – e a partire proprio dal Gran Premio di Miami – permette alla direzione di gara di chiudere l'uscita dei box quando sta transitando la safety car, così da impedire a un doppiato di rientrare nel gruppo di testa.

"Dopo aver sorpassato le vetture del giro di testa e la safety car, queste vetture dovranno procedere lungo il tracciato a una velocità adeguata, senza effettuare sorpassi, e dovranno fare ogni sforzo per posizionarsi in fondo alla fila di vetture dietro la safety car. Mentre tali vetture procedono lungo il tracciato – si legge nell'integrazione – per ricongiungersi alla fila di vetture dietro la safety car, e a sola discrezione del direttore di gara, l'uscita della corsia box potrà essere chiusa quando la safety car e la fila di vetture dietro di essa si avvicinano e la superano".

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