La Ferrari non aveva idea di dove fosse Hamilton durante la gara di Silverstone: strategia fatta al buio

Sembrava l'occasione perfetta per riportare la Ferrari tra le protagoniste della Formula 1 2025, ma la gara di Silverstone ha smentito le attese. Charles Leclerc ha vissuto uno dei suoi peggiori weekend in rosso, fuori dai giochi già dopo la scelta azzardata di montare le slick dopo il giro di formazione. E anche Lewis Hamilton, chiamato a far valere esperienza e talento davanti al pubblico di casa, ha chiuso solo quarto con l'altra SF-25, fuori dal podio per meno di cinque secondi, dietro ad un sorprendente Nico Hulkenberg con la Sauber motorizzata dal Cavallino Rampante che, ignorando la strategia del muretto del team svizzero, ha compiuto un'impresa storica centrando il suo primo podio in F1 a 37 anni e 239 GP disputati.
Un distacco che pesa e che secondo il team principal Fred Vasseur ha una spiegazione precisa: "Abbiamo perso il GPS di Lewis, quindi per metà gara non sapevamo nemmeno dove fosse", ha dichiarato a DAZN Spagna. "La gara è stata molto caotica. Avremmo potuto fermarci un giro prima all'inizio, un giro dopo alla fine, e questo avrebbe potuto fare la differenza. Ma è molto facile dirlo ora, dopo la gara", ha ammesso il francese.

Il segnale GPS della monoposto numero 44 è scomparso, privando dunque il muretto delle informazioni essenziali per gestire al meglio la strategia. In un GP segnato da condizioni meteo variabili, senza dati precisi sulla posizione in pista e i riferimenti cronometrati, ogni scelta è diventata un azzardo. Lo si è visto già nella prima sosta: Hamilton è rientrato troppo tardi per montare le intermedie, perdendo quattro posizioni. Più tardi, il passaggio anticipato alle slick ha aggravato la situazione, con l'inglese che ha faticato a trovare aderenza con le Soft su una pista ancora umida.

Il tutto mentre il muretto cercava di evitare l'errore commesso con Leclerc, che aveva già compromesso la sua gara con una strategia sballata fin dalla partenza. Con la SF-25 difficile da gestire senza grip, Lewis è finito largo in due occasioni e ha lasciato sul piatto quei secondi che lo avrebbero tenuto in lotta per il podio.

La scelta di anticipare la sosta finale si è rivelata sbagliata. Hamilton ha chiesto aggiornamenti sulle condizioni della pista, evidenziando che l'asfalto si stava asciugando rapidamente. Ma l'assenza di visibilità sulla posizione degli avversari ha portato la squadra a forzare la mano: "Aspettare sempre le mosse altrui significa perdere occasioni", ha commentato Vasseur. In questo caso, invece, ha significato perdere l'undicesimo podio consecutivo a Silverstone, proprio nel giorno in cui sembrava possibile tornare davanti a tutti.

Dal punto di vista del ritmo puro, però, Vasseur ha sottolineato i segnali incoraggianti: "In termini di prestazioni è stato il miglior weekend dell'anno. Eravamo lì con entrambe le vetture, meglio anche di Monaco", ha spiegato. Ma senza il supporto della telemetria, nemmeno il miglior passo gara basta a salvare un GP.