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La diabolica mossa di Alonso su Russell nel GP Giappone: ha usato Piastri come scudo

Le geniali mosse e contromosse che hanno permesso a Fernando Alonso di chiudere il GP del Giappone della Formula 1 2024 davanti al più veloce George Russell: ecco come lo spagnolo, usando come scudo la McLaren di Oscar Piastri, è riuscito ad evitare di essere sorpassato dalla Mercedes del britannico.
A cura di Michele Mazzeo
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Come ha fatto Fernando Alonso a chiudere in sesta posizione nel GP del Giappone della Formula 1 2024 con un Aston Martin poco performante e una strategia di gara non perfetta? Come ha fatto lo spagnolo a tenersi alle spalle la McLaren di Oscar Piastri e, soprattutto, la Mercedes di George Russell nettamente più veloce della sua AMR24? Inevitabile porsi queste domande guardando l'ordine d'arrivo della gara di Suzuka dominata dalle Red Bull di Verstappen e Perez e che ha visto la Ferrari confermarsi seconda forza con il terzo posto di Carlos Sainz e la grande rimonta messa a segno da Leclerc con una strategia azzardata ma rivelatasi poi azzeccata. E la risposta non sta di certo nelle potenzialità della sua vettura (come dimostra il fatto che il compagno di squadra Lance Stroll non è riuscito nemmeno ad entrare in zona punti).

A fare la differenza è stata la genialità e la scaltrezza del 42enne di Oviedo che nel momento in cui si è reso conto che, con gomme più fresche e una vettura più performante, George Russell (con cui gli animi sono molto tesi dopo quanto accaduto nel precedente GP di Melbourne) lo avrebbe da lì a breve raggiunto e superato, ha architettato un diabolico piano per non consentire che ciò che sembrava scontato avvenisse. E per farlo si è giovato del giovane australiano della McLaren che in quel momento si trovava proprio alle sue spalle appena davanti al britannico della Mercedes e che il due volte campione del mondo ha utilizzato come scudo.

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Replicando quando fatto dal connazionale Carlos Sainz a Singapore nel 2023, infatti, nel finale di gara a Suzuka Fernando Alonso ha giocato sulla conformazione della pista (che non offre grandi punti di sorpasso e vanta un'unica zona DRS) per aumentare e diminuire a proprio piacimento il distacco da Oscar Piastri di modo da permettergli di difendersi da Russell senza però rischiare di essere superato a sua volta. Lo spagnolo dell'Aston Martin infatti è riuscito a giocare sul filo dei decimi di secondo recuperando l'energia della batteria alla Curva 130R (dove entrava addirittura 10 km/h più lento dei suoi inseguitori) per far sì che l'australiano della McLaren potesse stare sotto al secondo di distacco e poter quindi utilizzare il DRS nel rettilineo per difendersi da Russell e poi avere lui la massima potenza per spingere nelle restanti zone del tracciato per allungare nuovamente il vantaggio sia su Piastri che sul pilota Mercedes.

"Alonso che usa trucchetti? Non mi sorprende. È stato furbo, non mi aspettavo nulla di diverso da lui" ha detto infatti nel post gara un George Russell ancora risentito con l'esperto spagnolo che con una frenata improvvisa ha provocato il suo spaventoso incidente nell'ultimo giro della precedente gara australiana. E, probabilmente memore di quella penalità che gli fece perdere due posizioni nella classifica finale della corsa di Melbourne, nel mettere in atto la sua diabolica mossa in Giappone non ha mai utilizzato il freno ma riduceva la velocità alla Curva 130R soltanto variando la mappatura dell'ibrido della power unit Mercedes della sua Aston Martin.

Una manovra geniale che consentiva a Piastri di usare il DRS sul rettilineo del traguardo per tenere dietro Russell e che quindi era ben felice di essere usato come scudo dallo spagnolo: "Avevo capito cosa stava facendo, lo vedevo dal recupero d'energia" ha difatti confessato il giovane pilota della McLaren al termine della corsa. Peccato per lui che, a causa di un suo errore al penultimo giro, non è riuscito a mantenere la settima posizione fino alla bandiera a scacchi: "Purtroppo poi ho commesso un errore alla chicane ed è andata male" ha difatti chiosato Piastri che ha tagliato il traguardo all'ottavo posto. Ha invece centrato il suo obiettivo Fernando Alonso che, grazie a quella geniale manovra ripetuta per oltre 15 giri, è uscito da Suzuka con un'insperata sesta piazza finale chiudendo davanti al mal digerito George Russell (con cui, nel corso delle interviste post-GP, hanno continuato a battibeccare a distanza).

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