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Il figlio di Sylvain Guintoli è morto a 6 anni stroncato da un cancro: “La nostra famiglia è distrutta”

Il piccolo Luca, figlio dell’ex iridato Sylvain Guintoli, è morto a soli sei anni dopo un anno di cure e sofferenze. La notizia è stata comunicata direttamente dalla famiglia attraverso un messaggio pubblicato sui social. Il mondo del motociclismo si stringe attorno all’ex campione francese.
A cura di Michele Mazzeo
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Un'immane tragedia scuote all'improvviso il mondo del motociclismo. Un anno di cure, terapie e speranze non è bastato. Luca Guintoli, figlio dell'ex campione del mondo Superbike Sylvain Guintoli, è morto all'età di sei anni, portato via da un tumore diagnosticato poco più di dodici mesi fa.

A comunicarlo è stata la famiglia con un messaggio condiviso sui social: "È con il cuore più pesante che condividiamo la notizia della scomparsa di nostro figlio Luca, dopo un anno di lotta contro il cancro. La nostra famiglia è distrutta. Luca ha portato tanta gioia e amore nelle nostre vite. Conserveremo per sempre i ricordi che abbiamo di lui. Riposa in pace Luca".

Il piccolo era nato nel 2019. Lo scorso ottobre Guintoli aveva raccontato pubblicamente la malattia del figlio, annunciando il proprio ritiro momentaneo dagli impegni nel paddock per stare accanto alla sua famiglia. Da allora, il mondo delle due ruote ha dimostrato affetto e vicinanza al pilota e opinionista francese. In particolare, aveva commosso la rete un aggiornamento in cui Sylvain raccontava il primo giorno sereno vissuto da Luca dopo settimane di terapie intensive, chemioterapia e un intervento chirurgico: "Il nostro Luca ha vissuto la sua giornata più bella da quando si è ammalato a luglio".

Un ricordo che si era fatto ancora più vivo quando, sorridente, il bambino era riuscito a giocare all'aperto con un'auto giocattolo ribattezzata "Sonic Mobile", in omaggio al suo personaggio preferito. "Per la prima volta ha potuto andare a giocare fuori, guidare il suo buggy e avviare la nuova macchina con un grande sorriso… Ti amo fino alla luna e oltre, ometto".

Lo scorso maggio anche Jake Dixon, pilota britannico di Moto2, aveva onorato il piccolo portando un suo disegno sul casco durante il GP di Silverstone, iniziativa benefica a sostegno dei bambini malati di cancro. Oggi resta solo il silenzio del dolore. E il ricordo di un bambino che, nella sua breve vita, ha lasciato un segno profondo.

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