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Il doppio pit stop Red Bull dura 4 secondi ed è poesia in movimento: 30 persone, nessuno sbaglia

Nel corso della gara del GP della Cina la Red Bull ha impressionato l’intera Formula 1 con due incredibili doppi pit-stop in cui i 30 meccanici impegnati nelle operazioni di cambio gomme sulle vetture di Verstappen e Perez hanno brillato per precisione, organizzazione e velocità completandone uno addirittura in meno di 4 secondi complessivi.
A cura di Michele Mazzeo
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Nonostante la mancata doppietta a causa di uno straordinario Lando Norris che si è inserito tra il dominatore Max Verstappen e il suo compagno di squadra Sergio Perez, dal GP della Cina della Formula 1 2024 la Red Bull sembra uscire ancora forte. Nel corso della gara sul circuito di Shanghai la scuderia austriaca ha difatti rispolverato un altro dei suoi punti di forza, cioè il lavoro ai box, mettendo in scena due pazzeschi doppi pit-stop, uno dei quali è durato complessivamente addirittura meno di 4 secondi.

Il primo doppio pit-stop per passare dalle gomme medie alle hard è andato infatti in scena alla fine del 13° giro con il cambio pneumatici sulla vettura di Max Verstappen durato 2,18 secondi e quello sulla monoposto del Checo Perez effettuato invece in 2 secondi esatti per un totale di 4,18 secondi. Già in questo caso la Red Bull aveva sorpreso tutti per la precisione chirurgica con cui ognuno dei trenta meccanici impegnati nelle operazioni di pit-stop ha svolto le proprie mansioni in perfetta sincronia con il resto della squadra: nessun errore, nessuna sbavatura, nessun problema di posizionamento nonostante il sovraffollamento di uomini e gomme presenti in piazzola rispetto ad un tradizionale pit-stop singolo e, soprattutto, svolgendo tutto con una velocità incredibile.

Ma non contenti di ciò che avevano appena fatto, dieci giri più tardi, dopo l'ingresso in pista della safety car per i problemi alla Sauber di Bottas, in Red Bull hanno deciso di esagerare riproponendo un altro doppio pit-stop. Una scelta azzardatissima in cui il rischio di gettare alle ortiche quanto di impressionante fatto in precedenza era elevatissimo (parafrasando l'ex team principal della Ferrari Jean Todt: "Vincere è difficile, ma ripetersi lo è molto di più") ma evidentemente non per la scuderia austriaca che non solo è riuscita a portare a casa senza intoppi anche il secondo doppio pit-stop ma è addirittura riuscita a battere se stessa impiegando complessivamente per i due cambi gomme meno di 4 secondi (1,9 per quello di Verstappen, 2,05 per quello di Perez).

Una doppia poesia in movimento dunque quella messa in scena durante la gara di Shanghai dagli oltre 30 meccanici impiegati nelle operazioni. Una doppia poesia in movimento per la Red Bull che ancora una volta ha stupito l'intera Formula 1 superando i migliori, cioè se stessa.

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