Hamilton non cambia idea sulla Ferrari dopo la gara in Ungheria: “Succedono tante cose sullo sfondo”

Lewis Hamilton lascia l'Ungheria con il volto scuro e poche parole. Il dodicesimo posto raccolto nella gara della Formula 1 2025 dell'Hungaroring – pista sulla quale aveva vinto otto volte e mai chiuso fuori dalla top-6 in carriera (fatta eccezione per il ritiro del 2010) – è il peggior risultato di sempre per il britannico su questo tracciato. Un weekend da dimenticare per la Ferrari SF-25, con l'inglese incapace di trovare ritmo e competitività, penalizzato da una partenza sottotono e oltre trenta giri trascorsi nel traffico.
Il distacco dal compagno di squadra Charles Leclerc, quarto al traguardo per un improvviso crollo della SF-25 dopo essere scattato dalla pole, è comunque netto. Ma per Hamilton il problema non è solo la prestazione in pista: "Gara frustrante? No, non mi sono sentito frustrato, non potevo fare molto di più" ha detto a Sky Sport F1 subito dopo la corsa. La prima parte di stagione non lascia spiragli di ottimismo: "Non mi aspettavo nulla, non avevo aspettative. Però è andata peggio di qualunque altra mia stagione. Non ho risposte in particolare".
Le dichiarazioni arrivano dopo quelle – destinate a far discutere – rilasciate al termine delle qualifiche, quando aveva definito se stesso "inutile" e suggerito alla Ferrari di "cambiare pilota". Sul punto Hamilton non arretra: "Quando hai una sensazione, è comunque una sensazione. Stanno succedendo tante cose sullo sfondo, il che non è grandioso" ha infatti aggiunto insinuando anche qualche sospetto su ciò che sta accadendo all'interno della scuderia di Maranello (che proprio alla vigilia del GP d'Ungheria aveva rinnovato il contratto del team principal Frederic Vasseur). Un cambio di rotta repentino dunque rispetto alle parole che aveva rilasciato la settimana prima a Spa in cui aveva rivelato l'invio di un dossier ai vertici della casa del Cavallino Rampante con indicazioni tecniche su dove intervenire per la monoposto del 2026.

In gara, a Budapest, il sette volte campione del mondo è stato anche protagonista di un episodio con Max Verstappen, costretto a spiegarsi con i commissari: "Non ricordo granché. So che l'ho visto all'ultimo istante molto vicino alla mia ruota posteriore e ho solo cercato di evitare un incidente". Il britannico però poi, forse per l'elevata delusione, non si è presentato al cospetto dei commissari che hanno quindi assolto l'olandese da qualsiasi colpa. Con il Mondiale in pausa fino a fine mese, il bilancio della sua avventura in Ferrari resta amaro: nessun podio, spesso battuto da Leclerc e sempre lontano dai primi. Ma Hamilton non molla: "Io amo ancora correre".