Hakkinen ricorda il primo duello con Schumacher: “Lo stavo superando, mi guardò e mi colpì”

Michael Schumacher è stato un campione indiscusso. Ha iniziato in Formula 1 quando c'erano Senna, Prost e Mansell. Poi si è preso la scena, ha duellato con grandissimi campioni. Solo un pilota è riuscito a sconfiggerlo con una certa regolarità. Il suo nome è Mika Hakkinen che in una lunga chiacchierata in un podcast ha parlato tanto del pilota tedesco, che oltre a essere l'avversario per eccellenza era ed è tutt'ora un suo amico.
Che lotte per il Mondiale in F1 tra Hakkinen e Schumacher
Si sono conosciuti quando erano dei teenager facendo gare in giro per l'Europa. Hakkinen è del 1968, Schumacher del 1969. Mika nel podcast ‘High Performance' ricorda la prima gara, uno contro l'altro, quando avevano 13 anni. Nel 1998 si sono giocati il titolo Mondiale di Formula 1. Vinse il finlandese volante, che bissò l'anno successivo, ma nel 2000 fu Schumacher a prevalere. Due campioni straordinari che si rispettavano in pista e pure fuori, dove capitava si trovassero di tanto in tanto.
Mika evoca la gara di Macao del 1990
Hakkinen per spiegare l'essenza di Schumacher parla dei suoi mind games (giochi mentali), che con lui non attecchivano, e ricorda quanto accadde nel 1990 a Macao, un posto che agli appassionati di motorsport porta brividi ed emozioni. Un circuito unico, un cittadino pericolosissimo. Mika e Michael sono già i duellanti. Gara 1 la vince Hakkinen che di pochi secondi precede il tedesco. Il vincitore assoluto è quello che sommando i tempi è quello con il minor tempo In gara 2 Schumacher schizza al comando, Hakkinen lo segue ed è tranquillo, non attacca, perché sa che arrivando vicino il successo totale sarà il suo.
"Guardò nello specchietto, io persi la vettura". Schumacher vinse
Poi però accade qualcosa che cambia il destino del finlandese: "Ero dietro di lui di un paio di secondi, so che vincerò e lo seguo. Macao è una pista incredibile, è una pista cittadina di 7 chilometri. Nell'ultimo giro lui commette un errore incredibilmente stupido in una curva ad alta velocità che mi dà l'opportunità di superarlo. Mi avvicino a lui, ho intenzione di sorpassarlo quando lo raggiungo, Lui però mi vede dallo specchietto retrovisore gira un po' il suo sterzo, ci tocchiamo, la mia auto parte e va a muro. Michael con la vettura danneggiata continua e vince".
"Non ero contento. Mi dissi: cosa posso fare adesso?"
Hakkinen, che con grande franchezza e umorismo ha parlato della sua carriera nel podcast, ha spiegato di non essersela presa affatto per quella manovra: "Non ero contento, ma non sono andato fuori di testa. Perché mi sono detto: ma io cosa ci posso fare adesso?". In effetti, niente poteva fare. Oggi ci sarebbero state delle penalità per Schumacher, e nemmeno Hakkinen avrebbe vinto, perché quella gara non la concluse. Sul podio salirono Mika Salo ed Eddie Irvine, che fu lo sfidante del finlandese della McLaren nel Campionato del 1999.