GP Spagna, Valtteri Bottas contro la Mercedes: “In gara ho perso 3 kg per colpa della tuta nera”
Non è stato un GP di Spagna semplice per Valtteri Bottas che si è visto precedere al traguardo sia dal compagno di squadra Lewis Hamilton che dalla Red Bull di Max Verstappen che lo ha anche scavalcato al secondo posto della classifica iridata. Il finlandese, fresco di rinnovo di contratto con la Mercedes, non è riuscito a tenere il ritmo del più titolato compagno di scuderia, riuscendo soltanto nei giri finali a strappargli la palma del giro più veloce della corsa.
Secondo lo stesso Bottas, uno dei fattori che hanno influito in negativo sulla sua prestazione al Montmelò è ascrivibile al colore nero della tuta adottata dalla scuderia anglo-tedesca per il campionato Mondiale 2020 di Formula 1 come gesto a sostegno della lotta al razzismo che vede in prima linea l'altro pilota Mercedes Lewis Hamilton.
Già ad inizio gara in un team radio con il suo ingegnere di pista Bottas aveva rivelato "Queste tute nere sono fott***mente calde". Poi al termine della corsa lo stesso finlandese ha analizzato dettagliatamente la questione rivelando anche di aver perso ben 3 Kg durante il gran premio spagnolo: "Faceva molto caldo in macchina – ha detto il 31enne pilota Mercedes dopo la gara -. Quest'anno fa ancora più caldo in macchina. Ovviamente abbiamo dovuto cambiare il colore della tuta. Ed è noto che il colore nero prende più calore – ha sottolineato –, specialmente quando c'è il sole diretto.
Non conosco nel dettaglio quanto effettivamente il nero influisca rispetto al bianco in termini di differenza di temperatura, ma so che quest'anno fa davvero caldo in macchina. Inoltre – ha poi aggiunto – quest'anno c'è una nuova omologazione per le tute e la biancheria intima, entrambe sono più spesse, quindi non so quanto effetto abbia.
Faceva così caldo così ho detto, ‘Ragazzi, sapete che queste tute sono troppo calde'. Di sicuro il bianco sarebbe più fresco in termini di temperatura. Oggi ad esempio – ha quindi rivelato – ho perso tre chili in gara, che è un bel po'. Ed è in questo modo che può influenzare le prestazioni. Tra tutti i piloti sono uno dei più in forma, se non il più in forma, quindi posso sopportarlo, ma – ha concluso – non è mai comodo e ci sono sempre cose che possiamo migliorare ".
