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GP Monza, Hamilton da record: in qualifica il giro più veloce della storia della Formula 1

Settima pole per Lewis Hamilton a Monza (la 94a in carriera) e Mercedes ancora una volta davante a tutte (Bottas 2° in griglia). Una vigilia del Gp che non ha lasciato spazio a sorprese e che ha permesso al campione inglese di conquistare anche il record del giro più veloce in F1, strappando il primato sulla pista che era di Raikkonen.
A cura di Alessio Pediglieri
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Come finirà il Gran Premio di Monza? Facile, Lewis Hamilton sarà ancora una volta padrone sulla pista italiana vedendo i risultati in Q3 in cui il campione inglese su Mercedes ha registrato il giro più veloce nella storia della Formula 1 battendo il precedente record di pista di Kimi Raikkonen (ottenuto nel 2018) con Valtteri Bottas che si è preso il secondo posto in griglia. Un biglietto da visita mica male per Hamilton che non si è stupito del primato e della nuova ennesima pole, soddisfatto di quanto avvenuto in pista: "Sono molto contento dei giri che ho fatto. Valtteri è stato molto, molto vicino, spingendo. Ho fatto dei grandi cambiamenti durante le qualifiche, quindi ero un po' nervoso ma era la cosa giusta da fare, ma ha funzionato bene"

La velocità media in kmh è stata 264,362 e ha permesso a Hamilton di strappare ancora un primo posto, senza reali avversari se on il compagno di squadra. E' la settima pole a Monza, la 94a in totale in carriera per Hamilton che annuncia un nuovo assolo domenica, in pista: "Le velocità che stiamo ottenendo sono davvero fantastiche. L'intera sessione è stata molto pulita. Ovviamente Valtteri è più vicino di quanto vorrei. Nel mio ultimo giro ho perso un decimo, credo, in quel settore intermedio"

Il record è avvalorato anche dal fatto che nel Gp di Monza, per le Mercedes è stato tolto il ‘party mode‘, che consentiva di selezionare una modalità specifica per la qualifica e che rendeva le auto di Hamilton e Bottas troppo veloci per tutti. E le Ferrari? Zero assoluto o quasi per le rosse di Maranello. Leclerc si è confermato solamente tredicesimo, mentre per Sebastian Vettel è andata addirittura peggio: il tedesco è sprofondato al diciassettesimo posto in griglia, eliminato già nel Q1, complice anche una strategia imprecisa da parte del team Ferrari.

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