Ferrari spiega perché ha rinnovato con Vasseur nonostante le sole 7 vittorie in 74 gare F1

Benedetto Vigna, CEO della Ferrari, ha chiarito il rinnovo del contratto con Fred Vasseur evidenziando come la chiave sia la continuità. La decisione nasce dall'esigenza di non rimescolare le carte pochi mesi prima del nuovo regolamento tecnico e di costruire su basi già consolidate. Con un occhio al 2026, quando la Ferrari dovrà affrontare una fase di radicali cambiamenti – dal nuovo mix 50% motori termici e 50% elettrici alle vetture completamente ridisegnate nell'aerodinamica – il team cerca di non rischiare sconvolgimenti che potrebbero compromettere la prima stagione della nuova era della Formula 1.
Dopo un periodo segnato da delusioni e speculazioni sul futuro, la scelta di proseguire con Vasseur è stata accolta anche da figure chiave del paddock. Il CEO ha dichiarato: "Oggi vogliamo riconoscere ciò che è stato costruito e impegnarci per ciò che deve ancora essere realizzato. Questo riflette la nostra fiducia nella leadership di Fred, una fiducia radicata in ambizioni condivise, aspettative reciproche e chiare responsabilità. Andiamo avanti con determinazione e concentrazione, uniti nel perseguire il livello di performance a cui la Ferrari deve mirare" ha infatti detto l'amministratore delegato spiegando di fatto i motivi che hanno portato la Ferrari a proseguire il rapporto con il team principal francese che, fin qui, durante la sua gestione ha raccolto soltanto 7 vittorie (6 in gara lunga e una nella Sprint) a fronte di 74 gare disputate (59 GP e 15 Sprint Race).
Le parole di Vigna riprendono il messaggio di Fred Vasseur, il quale ha sottolineato: "Sono grato per la fiducia che la Ferrari continua a riporre in me — questo rinnovo non è solo una conferma, ma una sfida a continuare a progredire, a dare il massimo. Sappiamo cosa ci si aspetta da noi e siamo tutti impegnati a compiere insieme il prossimo passo".
Il messaggio è chiaro: non basta cambiare per cambiare. La leadership di Vasseur – esaltata per la sua capacità di unire il team e proteggere i propri collaboratori – deve condurre la scuderia di Maranello in un periodo di transizione. Piloti come Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno espresso il loro appoggio, accennando a una sintonia che affonda le radici nel passato e guarda con speranza al futuro.

Con un ritmo che ha visto successi e crisi, la scelta di mantenere la continuità si impone come strategia vincente, ispirandosi ai cicli di vittoria del passato (Jean Todt per esempio arrivò al Cavallino Rampante nel 1993 e vinse il primo titolo iridato, il Mondiale Costruttori, solo nel 1999 per poi dare vita, con Michael Schumacher al volante della rossa, all'epopea più vincente della storia della scuderia di Maranello). La Ferrari, infatti, ha deciso di puntare su un progetto tecnico e sportivo che, nonostante i recenti inciampi, si presenta solido e capace di risollevarsi in vista delle nuove sfide del mondiale.

Questa mossa, annunciata proprio alla vigilia del Gran Premio d'Ungheria, ultimo atto del Mondiale di Formula 1 2025 prima della pausa estiva, segna un punto di svolta per la Ferrari: un chiaro segnale di fiducia e determinazione, indispensabili per tornare ai vertici nella competizione mondiale.