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F1, Wolff risponde a Ferrari e Binotto: “Str***ate su direttive tecniche Fia, commenti ridicoli”

Il team manager della Mercedes Toto Wolff ha risposto a muso duro alle affermazioni fatte dal collega della Ferrari Mattia Binotto in merito alla potenza dei propulsori e alle direttive tecniche della Fia che avrebbero, a suo dire, penalizzato la Ferrari: “Sono stro**ate quelle legate al fatto che le direttive tecniche ci abbiano dato dei benefici”.
A cura di Michele Mazzeo
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Alla vigilia del GP d'Ungheria, terza prova del Mondiale 2020 di Formula 1, Mercedes e Ferrari tornano a scontrarsi. Non in pista, dove le monoposto della casa di Stoccarda volano mentre quelle del Cavallino arrancano, bensì davanti ai microfoni con il team manager della scuderia anglo-tedesca Toto Wolff ha risposto a muso duro alle affermazioni fatte dal collega della squadra corse di Maranello Mattia Binotto in merito alla potenza dei propulsori e alle direttive tecniche della Fia che avrebbero, a suo dire, penalizzato la Ferrari.

Sono stro**ate quelle legate al fatto che le direttive tecniche ci abbiano dato dei benefici – ha detto infatti a riguardo Wolff senza citare direttamente la Ferrari -. Ci sono regole chiare per le power unit, e ad Austin c'è stato un chiarimento su ciò che è permesso e cosa non lo è. È stato importante, ma non è stato sorprendente, perché quando hai confrontato i chiarimenti con i regolamenti, è stato comunque chiaro”. Questo dunque quanto detto dal team principal della Mercedes prima di lasciarsi andare anche ad un'altra frecciatina verso il Cavallino: "La cosa ironica di questa storia è che sono stati proprio i nostri rivali ad averci spinto a questo livello in termini di sviluppo e innovazione" riferendosi evidentemente al lavoro fatto dalla Ferrari sulla power unit nel 2019 (oggetto poi di proteste e inchiesta della Fia conclusasi con il patto ‘segreto' tra la Federazione internazionale e la stessa scuderia del Cavallino).

Ma Toto Wolff non si è limitato a parlare soltanto di ciò e ha attaccato velatamente la Ferrari e Mattia Binotto anche su quanto dichiarato in merito alle trattative sul rinnovo del "Patto della Concordia", ossia il contratto (in scadenza a fine 2020) che regolamenta gli aspetti commerciali tra le squadre e chi gestisce la parte economica della Formula 1, cioè Liberty Media.

"Non so perché alcuni altri team abbiano fatto commenti  ridicoli sul fatto che loro sono pronti a firmare mentre altri non lo sono – ha  detto con tono stizzito il numero uno della squadre corse Mercedes –. Quando senti questi commenti pubblici, ti fai una risata! Tali negoziati – ha insistito a riguardo – dovrebbero svolgersi a porte chiuse, senza commenti pubblici da parte dei partecipanti. Noi comunque – ha concluso Wolff – stiamo ancora parlando con Liberty Media, perché ci sono ancora alcuni aspetti che ci danno un po’ fastidio. Ma nulla che non possa essere risolto".

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