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F1, Vettel: “In Russia voglio la vittoria”

La Ferrari pronta a sfatare anche il tabù di Sochi. Seb: “Vogliamo la soddisfazione di fare l’ultimo passo e vincere la gara”. Leclerc in cerca di riscatto: “Non vedo l’ora di tornare in macchina”.
A cura di Matteo Vana
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La Ferrari arriva in Russia con l'obiettivo di sorprendere ancora: dopo le tre vittorie consecutive, Sebastian Vettel e Charles Leclerc vogliono continuare la striscia positiva che ha permesso alla scuderia di Maranello di rendere appassionante un mondiale che sembrava ormai chiuso, schiacciato dal dominio Mercedes e da Lewis Hamilton. La Rossa ha dimostrato a Singapore, grazie alle novità aerodinamiche, di potersela giocare su ogni tipo di pista e a Sochi, dove non ha mai vinto, vuole infrangere un altro tabù.

Vettel: "In Russia voglio la vittoria"

Ci proverà Sebastian Vettel che a Marina Bay ha ritrovato una vittoria che mancava da 22 gare: l'ultima volta era stata in Belgio nel 2018 e adesso che ha riassaporato il gusto del trionfo il tedesco vuole dimostrare, a se stesso e al compagno di squadra Leclerc, di essere ancora lui il primo pilota della Ferrari agganciando Niki Lauda al secondo posto della classifica dei piloti più vincenti al volante della Rossa.

È ormai qualche anno che veniamo a gareggiare in Russia e il circuito di Sochi è un’altra di quelle piste sulle quali siamo stati vicini alla vittoria senza mai tuttavia raggiungerla – dice Vettel alla vigilia del weekend – . Abbiamo dei bei ricordi, come la prima fila tutta occupata dalla Scuderia Ferrari due anni fa, ma ora vogliamo la soddisfazione di fare l'ultimo passo e vincere la gara.

Sebastian Vettel, 32 anni / Getty
Sebastian Vettel, 32 anni / Getty

Il circuito mi piace, è a suo modo unico perché passa vicino agli impianti e alla Medal Plaza dei Giochi Olimici invernali e questo mi fa un certo effetto. Ci sono diverse curve simili tra loro, tutte molto tecniche che non sono facili da affrontare in termini di ingresso, frenata e capacità di far ruotare la vettura in maniera efficace e senza sacrificare le gomme. Dal punto di vista della guida si tratta secondo me di una delle piste più tecniche del calendario e proprio per questo è particolarmente appagante riuscire a mettere insieme il giro perfetto, specie in qualifica

Leclerc in cerca riscatto

Se da un lato del box Vettel vuole continuare la sua striscia positiva, dall'altra parte il giovane Leclerc è pronto a riprendersi ciò che, a suo avviso, gli è stato tolto a Singapore: smaltita la delusione per il 2° posto nella città-stato asiatica, il monegasco vuole ritrovare il feeling con la vittoria dopo le due grandi prestazioni a Spa e Monza che gli avevano regalato un posto nella storia Ferrari.

Vettel e Charles Leclerc, 21 anni, festeggiano la doppietta a Singapore / Getty
Vettel e Charles Leclerc, 21 anni, festeggiano la doppietta a Singapore / Getty

Un dualismo, quello interno alla scuderia di Maranello, che a Sochi vedrà andare in onda un'altra puntata con Leclerc pronto a prendersi di nuovo le luci della ribalta:

"Arriviamo in Russia dopo tre weekend positivi per la squadra che dimostrano, specie dopo Singapore, che la vettura ha fatto dei progressi anche su piste che richiedono una configurazione ad alto carico aerodinamico – spiega il pilota monegasco – . La pista di Sochi è decisamente impegnativa dal momento che propone un mix di lunghi rettilinei e un gran numero di curve, specie nell’ultimo settore. Non vedo l’ora di tornare in macchina per capire se la vettura sarà performante anche qui come lo è stata nelle ultime settimane. L’atmosfera a Sochi è speciale, perché gareggiamo tra gli impianti delle Olimpiadi. È speciale correre in luoghi così importanti per lo sport e tanti atleti di tutto il mondo, questo dà a questo circuito una sensazione unica”

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