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Bitume sulla pista di Shanghai: erano tutti all’oscuro, il GP della Cina ora può diventare un enigma

Piloti e scuderie sono rimasti sorpresi dal tracciato del Gp della Cina. Gli organizzatori di Shanghai hanno sistemato solo alcuni punti della pista e lo hanno fatto con il bitume, che rende più difficile la guida per i piloti e che aumenta le incognite per la gara di domenica.
A cura di Alessio Morra
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La Formula 1 è tornata a Shanghai dopo cinque anni. Una lunghissima assenza dovuta al Covid. Il circus in Cina però ci è tornato con piacere, perché quello di Shanghai è un circuito splendido, ma anche con un grosso carico di polemiche, prodotte dalla decisione di correre la Sprint Race. Molti piloti si sono detti contrari alla disputa alla Sprint qui, ma la decisione non si cambia e il venerdì che ha dato il là al weekend è stato complicato, non solo per la pioggia che ha condizionato e reso divertentissima la Q3 della Qualifiche Sprint. Ci sono stati due incendi in pista e la sorprendente presenza del bitume.

Gli incendi nel venerdì del Gran Premio della Cina

Le polemiche della vigilia quando si è iniziato a correre sono state messe da parte, ma rapidamente sono tornate a galla. Seppur per un altro motivo. Perché c'è stato un misterioso incendio in pista, esattamente in Curva 7, con l'allarme che era stato lanciato dal pilota francese Ocon. Il fuoco è stato velocemente spento, ma non si è capita la natura dell'incendio. Un altro incendio si è propagato a bordo pista a cavallo tra Q1 e Q2, che è iniziata con lieve ritardo. Il prato adiacente alla pista ha preso fuoco.

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Quando si è ripreso è filato tutto liscio fino all'arrivo della pioggia che ha reso complicata per i piloti, ma fantastica la Q3 che ha visto Leclerc a muro e Verstappen più volte fuori pista. Il più veloce è stato Norris, che ha preceduto Hamilton e Alonso, i leoni che non mollano e che sul bagnato mostrano il loro immenso talento. Dopo le Qualifiche però si sono scatenate nuove e ulteriori polemiche stavolta prodotte dal bitume che ha reso ulteriormente complicata la guida per i piloti in determinati punti del tracciato.

Dopo gli incendi e la pioggia, la sorpresa è il bitume in pista

Una sorpresa per tutte le scuderie e per la Pirelli, che non erano state informate del trattamento apportato alla superficie asfaltata, che si è presentata in modo diverso rispetto a quella provata al simulatore, tarato sui parametri forniti da FIA e Pirelli. Il trattamento superficiale a base di bitume liquido è stato applicato già lo scorso anno su alcuni tratti del tracciato cinese per cercare di ridurre il degrado del vecchio asfalto, creando così però zone con maggiore grip e zone però più scivolose. La FIA non ha informato di eventuali modifiche, che hanno sorpreso tutti. Anche se c'è chi dice che l'organo che governa questo sport era a conoscenza di ciò. Sabato ci saranno Sprint Race e Qualifiche vere, ma non dovrebbe tornare la pioggia, che renderebbe tutto molto più complicato.

Che succede con il bitume in pista a Shanghai

Aver aggiunto del bitume solo in alcuni tratti renderà complicata la gara per i piloti e inciderà tantissimo sul degrado gomme, aggiungendo un'incognita ulteriore. Di sicuro in mancanza di long-run aumenta le incertezze per la gara, con la durata di ogni set di gomme che potrà avere un ruolo determinante. E nessuno realmente potrà sapere quanto potranno durare le gomme dure o le medie. La Pirelli, nella persona del direttore sezione Motorsport Mario Isola, ha commentato così:

L’informazione più importante è che credo che la pista cambierà molto durante il fine settimana, perché questo strato di bitume sta scomparendo, soprattutto sulla traiettoria di gara. Quando passano su questo strato il livello di grip è buono, dunque mi aspetto che in traiettoria la situazione sia un po’ peggiore rispetto alle altre parti della pista. Ma è solo una supposizione, perché non eravamo informati di questo tipo di lavoro in pista. Stiamo cercando di capire cosa accadrà, ma ci si aspetta molta evoluzione della pista.

Non c’era nessuna riasfaltatura e nessuna modifica se non qualcuna ai cordoli, ma non alla pista. Come al solito, misuriamo la rugosità del tracciato e il livello di grip con il nostro sistema: abbiamo riscontrato alcune, diciamo, incongruenze nel grip sul circuito, e credo che anche i piloti lo abbiano sottolineato.

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