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Bagnaia e Marquez rivedono insieme il durissimo corpo a corpo di Jerez: la reazione è impacciata

I due piloti protagonisti del duello ruota a ruota hanno commentato la battaglia in posta nella podium room del circuito spagnolo. “Ho dovuto fare così e tenerla giù”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Come ai vecchi tempi". È così che Marc Marquez ha definito il duello in pista, senza esclusione di colpi, con Francesco Bagnaia (vincitore a Jerez). Ha vinto l'italiano ma, a differenza di quanto accaduto a Portimao, non ci sono state polemiche. E fa niente che lo spagnolo s'è ritrovato con la tuta bruciata per l'attrito e con un segno nero addosso per lo pneumatico che lo aveva sfiorato.

Quanto accaduto in Portogallo è stato da monito per entrambi ma sull'asfalto la battaglia è stata vera, carica d'adrenalina, durissima e leale: è successo tutto all'interno della Curva 9, quando il campione del mondo italiano ha incrociato la traiettoria e, nonostante non fosse del tutto accanto all'avversario, ha tenuto l'interno in Curva 10.

Cosa è successo? Se lo sono detto viso a viso, spiegando a caldo le scelte di guida: l'uno (Marquez)  fa saper di aver alzato un po' la moto "perché avevo paura di…" e fa un segno eloquente con la mano indicando il timore di essere speronato; l'altro chiarisce che se ha chiuso un po' lo sterzo è perché ha "dovuto fare così e tenerla giù" per limitare l'impatto perché "c'era pochissimo spazio".

Il contatto è stato impressionante e spaventoso: assieme hanno rivissuto le emozioni di quella porzione di gara davanti al video della podium room, in poche battute e con pause, silenzi che descrivono perfettamente la situazione (come di evince dal video condiviso dall'account ufficiale della MotoGp). Erano un po' impacciati, sia per la comprensibile tensione della corsa che avevano ancora addosso sia per quanto era accaduto in terra lusitana.

Dialogano con imbarazzo ma non c'è astio, a sminuire un po' il disagio è stato Marco Bezzecchi (giunto terzo), che ha partecipato allo scambio di battute dicendo la sua su alcune caratteristiche del tracciato, sulle difficoltà incontrate e su come ha appreso stesso in gara come reagire a quelle sollecitazioni, in particolare in Curva 8. "Sulla traiettoria corretta c'era un po' di umidità, la cosa mi ha infastidito molto", le parole del pilota riminese.

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I tre si fermano per un attimo quando sullo schermo compare Jorge Martin che scivola, cade e finisce fuori dai giochi: "Che incidente… hai visto che l'asfalto era strano? C'erano molti sobbalzi in quel punto", dice Bagnaia mentre Bezzecchi annuisce. A proposito del ‘Bezz', concede ancora una battuta che pure è emblematica delle emozioni vissute sull'asfalto. Il riferimento è al doppio sorpasso capolavoro fatto da Pecco al connazionale della VR46 e a Martin. "Bezz… questo è il sorpasso dell'anno". "Mio Dio… lo stavo guardando. Non sapevo nemmeno tu fossì lì, me ne sono accorto quando siamo usciti proprio qua". That's all, folk!

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