79 CONDIVISIONI
video suggerito

Djokovic in Australia, news di oggi: l’espulsione sospesa, ma il giudice dispone il fermo. Si deciderà domenica

79 CONDIVISIONI

Le news di oggi sul caso Nole Djokovic in Australia: i legali del tennista domani prepareranno l'appello contro l'espulsione di Nole che nel frattempo è in stato di fermo e in un luogo segreto per dribblare il circo mediatico. Il ministro dell'immigrazione Alex Hawke ha infatti cancellato per la seconda volta il visto  del serbo "per motivi di salute, nell'interesse pubblico". Djokovic – che non è vaccinato – rischia di non poter entrare in Australia per 3 anni. I tempi del ricorso dovranno essere brevi per permettere al tennista di partecipare agli Australian Open: fissata per domenica l'udienza decisiva, che però potrebbe non bastargli anche in caso di esito positivo.  Con l'esclusione del serbo dallo Slam di tennis, il suo posto in tabellone non sarà preso da Rublev, ma essendo stato già pubblicato l'ordine di gioco, da uno tra Caruso e Dzumhur, ovvero un lucky loser. Novak resta in libertà fino a domani mattina, quando tornerà in stato di fermo dopo aver incontrato i suoi legali.

09:43

Djokovic detenuto di nuovo nel Park Hotel di Melbourne: è lì che trascorrerà le ore fino all'udienza decisiva

Dopo essere stato messo in stato di fermo dalle autorità australiane in seguito al secondo annullamento del suo visto d'ingresso nel Paese, Novak Djokovic si è riunito con i suoi avvocati e poi è stato trasportato – sotto sorveglianza della Border Force di Melbourne – nel Park Hotel, l'albergo che ospita rifugiati e richiedenti asilo dove già era stato confinato per quattro giorni dopo il primo provvedimento di espulsione. È lì che il campione serbo trascorrerà le ore che lo separano dall'udienza decisiva di stasera davanti alla Corte Federale, dalla quale uscirà la sentenza definitiva sulla sua possibilità o meno di restare in Australia e competere nell'Open di tennis che comincia lunedì.

A cura di Paolo Fiorenza
00:47

Djokovic in stato di fermo, sarà in un luogo segreto fino all'udienza decisiva

Immagine

Novak Djokovic vivrà quelle che potrebbero essere le sue ultime ore in terra australiana in stato di fermo. Una decisione concordata dai suoi legali in occasione dell'udienza di ieri chiusasi con la cancellazione del visto da parte del ministro dell'Immigrazione. Proprio per questo Nole sarà accompagnato sempre dagli agenti federali, e da qui all'udienza decisiva in programma domenica mattina per il suo ricorso, resterà in un luogo segreto. Anche questa è stata una richiesta da parte dei suoi avvocati, accolta dalle autorità. Il fine è quello di dribblare il circo mediatico. Al momento le chance di un secondo annullamento della cancellazione del visto sembrano ridotte al lumicino, soprattutto per motivi ideologici che potrebbero essere alla base di un'ulteriore presa di posizione del ministro.

A cura di Marco Beltrami
22:19

Djokovic trasportato in un luogo segreto per l'ultimo interrogatorio

Potrebbero essere ore decisive per Novak Djokovic. Sta per iniziare l'interrogatorio del tennista numero uno al mondo al cospetto dei funzionari del governo australiano. Accolta l'istanza degli avvocati di Nole che hanno chiesto che il tutto andasse in scena in un posto segreto per dribblare così la sovraesposizione mediatica. Entro la mezzanotte italiana, l'incontro dovrebbe concludersi, e Djokovic dovrebbe tornare in custodia cautelare.

A cura di Marco Beltrami
21:54

Dalla Serbia attacco frontale all'Australia sul caso Djokovic: "Situazione figlia di pressioni politiche"

Novak Djokovic dovrà chiarire anche alcuni aspetti della vicenda relativi alla sua intervista a L'Equipe, sostenuta a Belgrado. Un errore che lo ha fatto finire sotto accusa anche in patria. La Serbia nonostante tutto continua a supportare il proprio campione, anche attraverso un comunicato ufficiale. La Federazione Serba di Tennis, la TSS, in una nota ha parlato di un comportamento da parte delle istituzioni australiane, non in linea con i principi olimpici: "Il tennis è uno sport da gentleman, è inaccettabile per tutti gli sport del pianeta, in cui decisioni politiche e giudiziarie non garantiscono la partecipazione al torneo di un nove volte campione in Australia". Secondo la Federtennis serba, le "pressioni politiche" hanno spinto alla cancellazione del visto di Nole.

A cura di Marco Beltrami
20:56

Il papà di Djokovic rompe il silenzio sui social, il post è emblematico: "Aspetta, figliolo"

Il papà di Djokovic che non ha rilasciato dichiarazioni sul verdetto del ministro dell'Immigrazione, si è comunque fatto sentire sui social. Nelle sue Instagram stories, Srdjan Djokovic ha prima pubblicato un'immagine del figlio e di un lupo, invitandolo ad aspettare forse nella speranza di infondergli un po' di ottimismo. Dopo di che ha invitato tutti a supportare il tennista: "Il supporto per Novak ora è più necessario per tutti coloro i quali lo hanno a cuore". Infine un video di festeggiamenti di gruppo con tutta la sua famiglia: "Un seme una squadra"

Immagine
A cura di Marco Beltrami
19:59

Murray non infierisce su Djokovic: "Non prendo a calci chi è già a terra"

Immagine

Il caso Djokovic ha scosso le coscienze anche di tanti colleghi, che sono stati stuzzicati sull'argomento. Tra questi anche un giocatore che ha idee diametralmente opposte a quelle di Nole in termini di vaccini, ovvero Andy Murray. L'ex numero uno al mondo, che ha conquistato la finale a Sidney, ai microfoni di The Age ha dichiarato di "non voler prendere a calci l'avversario mentre è a terra". Un gesto di rispetto dunque nei confronti di un tennista con il quale anche nella scorsa estate ha condiviso il campo.

La sua posizione però non cambia: "Non va bene per il tennis. Stiamo parlando di altre cose, di politica e di tutte queste cose. Preferirei parlare di quanto sono felice di tornare di nuovo nella finale di un torneo. La mia posizione è quella di incoraggiare le persone a vaccinarsi, ma sì, penso anche che le persone dovrebbero essere in grado di fare le proprie scelte. In definitiva, le persone devono fare le proprie scelte, ma ci sono anche conseguenze per quelle decisioni".

A cura di Marco Beltrami
19:00

Djokovic quasi spacciato: l'Australia può cacciarlo anche in caso di ricorso vinto

Immagine

La possibilità che Djokovic resti in Australia e possa giocare gli Australian Open è davvero minima. Le speranze del tennista numero uno al mondo, del suo entourage e dei suoi tifosi, sono affidate al ricorso dopo la seconda cancellazione del suo visto. Non è detto però che anche in questo caso, poi Nole non debba arrendersi comunque, visto che il Ministro dell'Immigrazione è al momento in una condizione più "solida", con altre vie legali che potrebbero comunque permettergli di trovare il modo per far valere la sua decisione iniziale. Anche un'esperta d'immigrazione come la dott.ssa Sangeetha Pillai, del Centro Kaldor dell'Università del NSW, ha chiarito che "Se Djokovic vince la sua sfida… Hawke potrebbe annullare nuovamente in base alla legge 109. Tutto questo mi fa sentire che le prospettive di una sfida di successo di Djokovic sono probabilmente piuttosto scarse. Certamente la sua squadra legale è in un angolo molto più stretto di quanto non fosse lunedì".

A cura di Marco Beltrami
17:43

Come cambia il tabellone degli Australian Open senza Djokovic, Berrettini sorride.

Il regolamento degli Australian Open parla chiaro. Nel caso in cui dovesse arrivare la definitiva espulsione di Djokovic dall'Australia e dunque l'annessa cancellazione dal torneo, il suo posto sarebbe presto da un lucky loser, ovvero uno dei giocatori sconfitti nell'ultimo turno di qualificazioni. La scelta ricadrebbe su uno tra Caruso e Dzumhur. Le cose sarebbero andate diversamente se la cancellazione si fosse concretizzata prima dell'ufficialità dell'order of play, perché in quel caso sarebbe toccato a Rublev sostituire Djokovic con un rimescolamento delle teste di serie. Senza Nole a sorridere sarebbe Berrettini, che dunque nella proiezione dei quarti eviterebbe il rischio di trovare il numero uno del mondo, contro il quale ha perso in 4 incontri su 4.

A cura di Marco Beltrami
16:49

Panatta contro Djokovic: "Storia surreale, i regolamenti valgono per tutti"

Ai microfoni di Rai Radio 1, l'ex campione di tennis, Adriano Panatta, torna sulle questione delle regole – che sono uguali per tutti – e regala un altro spunto polemico nei confronti di Novak Djokovic. Il numero uno al mondo nel ranking Atp conoscerà domenica il proprio destino, quando arriverà la decisione sul ricorso che verrà discusso in Corte Federale: resta in Australia e gioca lo Slam oppure viene rispedito a casa? "È una storia surreale – le parole di Panatta -. Il tabellone del Grande Slam è formato da 128 giocatori: 127 vaccinati e 1 no, è normale? Ci sono regolamenti chiari nel #tennis: se a Wimbledon hai la maglietta a strisce colorate non giochi. Cosa accadrà ora nei prossimi tornei?".

A cura di Maurizio De Santis
16:05

Djokovic si è allenato anche oggi a Melbourne (nonostante la cancellazione del visto)

Immagine

Per Novak Djokovic è stata un'altra giornata convulsa, tra il nuovo provvedimento di espulsione emanato dal Ministero dell'Immigrazione australiano e le prime mosse verso il ricorso che punta a tenerlo in gara agli Australian Open. Nel frattempo il tennista serbo ha seguito il suo programma di allenamenti come se nulla fosse. Nel weekend non potrà farlo: sarà in stato di fermo fino all'esito del ricorso.

A cura di Redazione Sport
15:27

Così gli avvocati di Djokovic proveranno a ribaltare il provvedimento di espulsione

I legali di Novak Djokovic hanno già definito la linea che proveranno a spingere nel tentativo di aggiudicarsi il ricorso dopo la cancellazione del visto decretata da parte del governo australiano. Una sentenza definita "irrazionale" a fronte delle motivazioni specificate (che scagionano il tennista pressoché su tutta la linea) perché frutto del timore delle conseguenze mediatiche di una vittoria di Nole tra i no vax.

A cura di Redazione Sport
13:55

La prossima udienza di Djokovic sarà trasmessa in diretta su Youtube

L'udienza di Djokovic al Ministero dell'Immigrazione, in programma domani, è stata posticipata alle 10:15 ora australiana (le 00:15 di stanotte in Italia). Come per tutte le altre udienze, sarà trasmessa in diretta streaming su Youtube.

A cura di Redazione Sport
13:34

Djokovic fa ricorso contro l'espulsione dall'Australia: cosa succede adesso

La battaglia legale tra Novak Djokovic e il governo australiano continuerà nel corso del weekend. Dopo la cancellazione del visto da parte del Ministero dell'Immigrazione, i legali del tennista serbo hanno preannunciato l'intenzione di fare appello presso la Corte Federale. I prossimi step:

  • Djokovic è convocato per le 10:15 di sabato (ora australiana) negli uffici del Ministero dell'Immigrazione, per essere nuovamente ascoltato.
  • Successivamente avrà l'opportunità di riunirsi con i propri avvocati, sorvegliato a distanza da ufficiali della Border Force australiana.
  • Dopo l'incontro con il proprio team legale, Djokovic sarà posto nuovamente in stato di fermo, presso una location concordata tra le parti e non comunicata, al fine di evitare ulteriore clamore mediatico.
  • L'udienza decisiva per l'appello è programmata per domenica alle ore 10:00. Il verdetto, di conseguenza, arriverà nella notte italiana.
A cura di Redazione Sport
13:11

Deciso il calendario degli Australian Open: pessime notizie per Djokovic

L'organizzazione dell'Australian Open ha comunicato ufficialmente il calendario dei match che daranno il via ufficiale al torneo nella giornata di lunedì. Si partirà con la parte alta del tabellone, quella in cui è inserito Novak Djokovic. Una notizia che complica ulteriormente i piani del tennista serbo in vista del ricorso contro la cancellazione del visto: qualora il suo match fosse stato schedulato per martedì, avrebbe avuto 24 ore in più per evitare l'espulsione dell'Australia. Il tempo ora stringe, sempre di più.

A cura di Redazione Sport
13:02

Ripresa l'udienza: Djokovic sarà posto nuovamente in stato di fermo

Riparte l'udienza sul caso Djokovic presso la corte federale. Il giudice Anthony Kelly ha confermato che Djokovic sarà posto nuovamente in stato di fermo dopo l'incontro con gli avvocati programmato per domani mattina in Australia (durante la notte italiana), secondo modalità ancora da definire e fino all'udienza decisiva fissata per domenica.

A cura di Redazione Sport
12:12

Djokovic, udienza aggiornata in Australia: espulsione sospesa e via all'iter per il ricorso

Immagine

La prima udienza sul caso Djokovic, presieduta dal giudice Anthony Kelly, è durata poco più di un'ora. I legali del tennista serbo hanno preannunciato l'intenzione di presentare ricorso contro la cancellazione del visto disposta dal ministro dell'immigrazione Alex Hawke, sottolineando con particolare enfasi la necessità di un procedimento dai tempi rapidi, visto che l'obiettivo resta quello di far partecipare Novak agli Australian Open. Il numero 1 al mondo resterà in libertà per stanotte, ma sono già stati concordati i prossimi step. Domani potrà preparare l'appello insieme ai suoi avvocati e domenica sarà presente all'udienza decisiva: nel mentre tornerà in stato di fermo, presumibilmente presso la stessa struttura di accoglienza per rifugiati e richiedeni asilo nella quale aveva già soggiornato.

A cura di Redazione Sport
11:50

Djokovic espulso perché "avrebbe incitato il movimento no-vax": l'accusa degli avvocati

Immagine

Nel corso dell'udienza preliminare presso la corte federale, gli avvocati di Djokovic stanno fornendo indicazioni molto chiare sulla linea che intendono portare avanti nel ricorso contro la cancellazione del visto. Secondo quanto riferito davanti al giudice Anthony Kelly, l'impianto di motivazioni in base al quale è stato annullato il visto si fonda su ragioni diverse rispetto a quelle che avevano portato alla prima cancellazione. In maniera molto diretta, Nick Wood – uno dei legali del tennista serbo – ha detto che il ministro per l'immigrazione ha deciso per l'espulsione di Djokovic principalmente per "evitare di incitare il movimento no-vax".

A cura di Redazione Sport
11:34

Djokovic stanotte resterà in libertà: non dovrà tornare nel centro per rifugiati

Novak Djokovic per ora non dovrà fare rientro nel centro per rifugiati e richiedenti asilo nel quale era stato portato dopo la prima cancellazione del visto, successivamente al suo sbarco in Australia. Almeno per questa notte, in vista dell'udienza programmata per domani, il tennista serbo potrà restare con il suo staff.

A cura di Redazione Sport
11:20

Gli avvocati di Djokovic vogliono presentare ricorso entro un'ora: "Ogni minuto è prezioso"

Nel corso dell'udienza presso la corte federale, il team legale di Novak Djokovic ha confermato l'intenzione di fare appello contro la cancellazione del visto. L'obiettivo è di accelerare quanto più possibile i tempi dell'iter e dell'eventuale decisione, perché l'obiettivo resta quello di mandare Djokovic in campo lunedì nella prima giornata degli Australian Open: "Ogni minuto è prezioso", hanno sottolineato durante l'udienza.

A cura di Redazione Sport
11:14

Djokovic, ultime news: chiamato a comparire domani in udienza davanti al giudice

Il giudice Anthony Kelly ha appena confermato che anche Novak Djokovic sarà ascoltato nuovamente nella giornata di domani, presumibilmente durante la notte italiana.

A cura di Redazione Sport
11:06

Caso Djokovic, il piano disperato dei legali di Nole per farlo giocare agli Australian Open

Gli avvocati di Djokovic in queste ore stanno valutando i margini di ulteriori iniziative legali che possano consentire di ribaltare nuovamente la cancellazione del visto decretata dal ministro dell'immigrazione Alex Hawke. I tempi sono stretti e le possibilità di manovra, sul piano normativo, non sono tante. Lo scenario ideale al quale sta lavorando l'entourage di Djokovic è un ricorso d'urgenza, con risposta definitiva entro domenica, così da consentire al numero 1 al mondo di debuttare lunedì agli Australian Open.

A cura di Redazione Sport
10:53

Djokovic valuta il ricorso dopo la cancellazione del visto: udienza in corso in Australia

Immagine

Novak Djokovic è pronto a fare ricorso contro la decisione del ministro dell’immigrazione Alex Hawke, che ha cancellato per la seconda volta il suo visto di ingresso in Australia. Un provvedimento che lo costringerebbe a lasciare subito la nazione, mancando così la partecipazione all’Australian Open. In attesa della decisione definitiva sull’appello, da parte di Djokovic e il suo team di legali, si terrà una prima udienza preliminare presso la corte federale, nella quale saranno date istruzioni e indicazioni.

A cura di Redazione Sport
79 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views