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Ullrich sbalordito da Pogacar: “Io e Pantani neanche avremmo pensato di fare quello che ha fatto”

Jan Ullrich elogia Pogacar dopo il Delfinato: impressionato dalla vittoria in volata si lascia andare ad un paragone con la sua epoca tirando in ballo anche Pantani.
A cura di Marco Beltrami
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Jan Ullrich, di fenomeni sulle due ruote, se ne intende. Eppure l'ex ciclista tedesco, vincitore di un Tour de France, di una Vuelta, di tre Mondiali su strada e di un oro olimpico, è rimasto stupito di fronte al rendimento di Pogacar, dopo averlo visto in azione all'ultimo Giro del Delfinato. A colpire Ullrich, in particolare, è stata la duttilità dello sloveno, talmente completo da riuscire a vincere anche in volata.

Ullrich sul ritmo e la competitività di Pogacar

Il classe 1973 di Rostock, nel suo podcast specializzato Ulle & Rick, ha analizzato la prova di Pogacar al Critérium del Delfinato. Una competizione in cui Pogi si è imposto anche con una vittoria in volata, battendo uno specialista come van der Poel. Ullrich si è detto quasi sollevato dal non aver gareggiato in quest'epoca, con ciclisti così competitivi.

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Il "Kaiser Jan" ha dichiarato: "Prima facevamo le cose senza senso. Accumulavamo chilometri tanto per farlo, ed era un errore. Ai miei tempi si poteva passare professionisti a 24 anni; oggi è considerato tardi. È cambiato tutto. Quando ho sentito quello che ha fatto Pogacar, non volevo crederci".

Ullrich cita anche Marco Pantani

Ullrich ha nominato anche uno dei suoi più grandi rivali, l’indimenticato Marco Pantani: "Non ci potevo credere, è stato affascinante. Che Pogacar abbia vinto allo sprint mi ha davvero sorpreso. Non l’avrei mai immaginato. Né Pantani né io ci saremmo mai lanciati in una volata. Io non mi sono mai allenato per quello, non avevamo la velocità necessaria".

Eppure Pogacar ci è riuscito, stimolato anche dalla rivalità. Ullrich si è soffermato anche sul lavoro delle squadre, in particolare del team Visma: "Noi non avevamo quella velocità. Oggi ogni squadra spinge al massimo anche a tanti chilometri dal traguardo. Ai nostri tempi erano solo i team realmente interessati a farlo. I gregari di oggi sono motori che viaggiano a 50 km/h o più. È bello da vedere, ma per me sarebbe troppo".

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