Rissa al Tour, manate e spintoni durante il rifornimento: Capiot e Rickaert puniti per “intimidazione”

Al Tour de France fioccano le sanzioni della Giuria cui non sta sfuggendo proprio nulla, di tappa in tappa, grazie al lavoro certosino della Sala VAR che viviseziona tutti i momenti in corsa, durante e dopo la giornata valutando interventi disciplinari più o meno congrui con ciò che si è visto in strada. Anche a scoppio ritardato, come nel caso della rissa scoppiata tra Capiot e Rickaert avvenuta durante una sessione di rifornimento nella 17a tappa e sanzionata a scoppio ritardato, alla vigilia della partenza della 19a frazione, davanti ad una segnalazione arrivata agli organizzatori. Che hanno rivisionato i filmati e puniti i due ciclisti, per "condotta intimidatoria".
Il VAR del Tour interviene dopo 2 giorni: per regolamento, può
Sul verbale della 17a tappa nelle decisioni disciplinari che ogni sera il Tour pubblica non c'era alcuna menzione su quanto accaduto in corsa tra i due ciclisti, ma il VAR ha comunque preso posizione visto che da regolamento si avvale anche della facoltà di intervenire anche a distanza di tempo, su prove certificate. Così a 48 ore dai fatti, denunciati alla giuria in forma anonima ma ben circostanziata, Amaury Capiot della Arkéa-B&B Hotels e Jonas Rickaert e dell'Alpecin-Deceuninck sono stati sanzionati, entrambi con una multa di 500 franchi svizzeri e una decurtazione di 25 punti UCI, con l'aggiunta per il 31enne belga anche di un cartellino giallo. Il tutto per una "condotta intimidatoria in corsa".
Cos'è accaduto tra Capiot e Rickaert: la lite per il rifornimento
Ciò che non è stato ritenuto ammissibile tra professionisti è stata la rissa che si è scatenata all'altezza di un rifornimento, nella prima parte della 17a tappa del Tour, a circa 120 chilometri dal traguardo. Con il gruppo quasi in linea indiana, si vedono due ciclisti lasciare il manubrio e alzare reciprocamente le mani l'uno con l'altro, defilati sulla destra proprio per contendersi lo spazio migliore per ricevere gel e borracce: sono Capiot e Rickaert. Solo qualche secondo, ma tanto è bastato per l'intervento della giuria. A seguito della sanzione nessuno dei due protagonisti ha voluto commentare e nemmeno i rispettivi team hanno rilasciato dichiarazioni.
Le sanzioni al Tour: tra investimenti, borracce "appiccicose" e cadute provocate
Un episodio che si va a sommare ad altri che hanno caratterizzato il lavoro del VAR al Tour de France che ha sanzionato diversi ciclisti per comportamenti contrari al regolamento. Tra questi anche Lenny Martinez, il francese che sta lottando per la maglia a pois che nel corso del tappone alpino della 18a tappa si è fatto aiutare sfruttando la tecnica del "bidon collé", facendosi trascinare dalla propria ammiraglia con la scusa di ricevere borracce. Ma anche altre sanzioni hanno destato clamore, come nel caso del team manager dell'INEOS Grenadiers, Oliver Cookson, che ha ricevuto un cartellino giallo e una multa per aver investito uno spettatore sul Col de Peyresourde nella 14a tappa. O nel caos totale della 3a tappa con la caduta di Philipsen causata da Couqard, punito col cartellino giallo così come il nostro Davide Ballerini che ha poi causato la folle caduta all'ultima curva prima del traguardo.