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Pogačar, van Aert, van der Poel: cosa ha detto una delle Tirreno-Adriatico più belle di sempre

Tadej Pogačar ha vinto un’edizione spettacolare della Tirreno-Adriatico, imponendosi su Wout van Aert e Mikel Landa. Insieme a loro tappe e vittorie da ricordare per Mathieu van der Poel e del campione del mondo Julian Alaphilippe. Tutti insieme adesso si sposteranno in una Milano in zona rossa con destinazione Sanremo, per una Classicissima di grande qualità.
A cura di Jvan Sica
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Tutti gli addetti ai lavori ma anche i semplici appassionati erano concordi fin dall’inizio: la Tirreno-Adriatico 2021 sarà una delle più belle della storia e si è perfettamente avverata questa profezia, andando addirittura oltre le aspettative. Non era una profezia sconvolgente in effetti, perché se metti insieme il campione del Mondo, il campione del Mondo di ciclocross, l’ultimo vincitore della Milano-Sanremo, l’ultimo vincitore del Tour de France, il punto di riferimento della squadra migliore al mondo in cui c’è anche il miglior cronoman al mondo e almeno un’altra decina di favoriti alla vittoria finale e di grandi ciclisti, non può che venire fuori una gara indimenticabile.

Questo è avvenuto perché il Covid ha fatto saltare molte gare, soprattutto in Australia e in Sud America, restringendo il calendario per le grandi squadre e i grandi atleti. Questa è una cosa da appuntare e chiedersi: meglio vedere dieci gare ognuna con due grandi protagonisti del ciclismo contemporaneo o vederne tre con quasi tutti i protagonisti che vi partecipano? Se davvero vogliamo creare un evento seguito da un numero alto di spettatori, così da dare una spolverata al ciclismo (ma il discorso vale per tutti gli sport, calcio incluso), quale soluzione sarebbe da scegliere?

I titoli e le vittorie sono importanti, ma non devono fermarsi a essere figurine, come alcune volte è capitato. Si può essere campioni di nome ma poi quei titoli di cui sopra devono essere “indossati” da ciclisti forti e di talento e la nuova generazione sta davvero esagerando. Basta andare a ripercorrere le tappe di questa Tirreno-Adriatico per assaporare lo spettacolo che sarà il ciclismo del decennio che abbiamo appena cominciato a vivere.

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Nella prima tappa a Lido di Camaiore tutto è pronto per la volata finale di gruppo, ma chi la vince? Wout van Aert, un ciclista capace di dare battaglia ai Mondiali di cross di Ostenda disputatisi un mese fa, oltre a vincere Milano-Sanremo e Strade Bianche. Mette dietro di sé gente del calibro di Caleb Ewan e Fernando Gaviria.

La seconda tappa Camaiore-Chiusdino è molto nervosa nel finale e proprio in vista del traguardo la strada sale. La sfida fra i grandi è accesissima e la vince Julian Alaphilippe che sale su un podio di tutto rispetto insieme a Mathieu van der Poel e ancora Wout van Aert. Uno come van der Poel non riesce a sentirsi secondo e nella tappa successiva, che prevede ancora una volta una leggera salita del 4% nel finale vince su van Aert e Davide Ballerini, che non s’intende con il compagno di squadra Stybar che aveva cercato di tirargli la volata.

La tappa successiva è l’unica vera tappa di montagna e di regola decide la corsa. Nella salita verso Prati di Tivo Tadej Pogačar dimostra ancora una volta che in questo momento per le grandi corse a tappe ha solo Primož Roglič come avversario. Vince su Simon Yates e Sergio Higuita e a deludere è Egan Bernal, ancora non ai livelli del suo 2019 stellare.

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In questa tappa appena la salita inizia Mathieu van der Poel si stacca, passeggiando poi fino al traguardo. Capiremo il giorno dopo perché lo ha fatto. Nella quinta tappa, Castellato-Castelfidardo, parte a 50 chilometri dall’arrivo e supera piccoli muri e strade rese infide dalla pioggia con la sua forza. A rendere ancora più pregevole questa vittoria, la contromossa di Pogačar che scatta, saluta tutti e arriva a soli 10 secondi dall’olandese. In questo modo rafforza la maglia azzurra nei confronti di van Aert e Mikel Landa. La penultima poi è stata una tappa dove viene premiata la fuga dei corridori di secondo livello, vinta dal danese Mads Würtz Schmidt. Oggi si è chiuso con una vittoria a sorpresa. Tutti aspettavano il campione del mondo Filippo Ganna e invece la spunta il ciclista più in forma di tutti, il belga Wout van Aert, mentre al secondo posto si è piazzato Stefan Küng, altro corridore fortissimo e capace di grandi exploit.

Con la vittoria di van Aert e quella nella classifica finale di un Tadej Pogačar padrone, sullo stesso Wout van Aert e Mikel Landa, termina una meravigliosa Tirreno-Adriatico e tutti insieme si ritroveranno in una Milano in zona rossa con destinazione Sanremo, per la Classicissima che apre un altro fantastico anno di grande ciclismo. E siamo solo all’inizio.

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