Evenepoel racconta il sorpasso clamoroso su Pogacar: “Ho solo pedalato più forte che potevo”

Remco Evenepoel è stato clamoroso ai Mondiali di ciclismo e si è preso la medaglia d'oro nella cronometro, la terza della sua carriera che oggi viene celebrata con una gara straordinaria. L'immagine diventata significativa è stata quella del sorpasso su Tadej Pogacar che era scattato con due minuti e mezzo di vantaggio ma è stato incredibilmente doppiato: neanche quelli sono bastati per scoraggiare il belga che è stato praticamente perfetto e si è andato a prendere una medaglia d'oro che resterà nella storia.
Sentiva tutte le buone vibrazioni, come confermato ai microfoni dei giornalisti nel post gara, ma non si sarebbe mai immaginato di compiere una grande impresa: "In pianura sentivo che le gambe giravano bene e riuscivo a mantenere la velocità senza superare il limite. La prima salita è stata piuttosto dura e lì ho spinto al massimo. Ho visto che il distacco era già notevole al primo controllo e ho voluto mantenere quel ritmo".
Evenepoel e il sorpasso storico su Pogacar
Il momento principe della gara è stato il sorpasso di Pogacar a 2 km dall'arrivo, l'immagine più impattante di una giornata da campione. Lo ha superato in salita sul pavé, non la situazione più agevole, soprattutto perché il suo rivale era partito con oltre due minuti di anticipo. Evenpoel ha raccontato cosa è cambiato dentro di lui in quel momento: "In una giornata come questa non importa chi sia il corridore davanti a te. Vedevo che mi stavo avvicinando e sapevo che dovevo continuare a spingere, ma alla fine è stata dura".
Nella parte cruciale della gara il ciclista ha spinto sempre di più, consapevole di poter portare a casa un vero capolavoro. Non c'è stata grande strategia, ma solo molta resistenza: "Non volevo superare il mio limite sul pavé, perché il finale era ancora difficile. Ma ho semplicemente pedalato più veloce che potevo e ho avuto una giornata fantastica. Spero di poter continuare così anche la prossima settimana".