Caos e imbarazzo al Giro, la giuria sbaglia la classifica generale: ha dimenticato una regola elementare

L'arrivo di mercoledì 21 maggio a Viadana per la dodicesima tappa del Giro 2025 ha visto un epilogo abbastanza imbarazzante per l'organizzazione della corsa rosa. Anche se al traguardo è stato chiarissimo e fuori di ogni dubbio chi avesse vinto in volata, diversi problemi si sono verificati al momento di stilare la nuova classifica generale della maglia rosa. Così, in un primo momento si è visto l'ecuadoriano Richard Carapaz, già vincitore a sorpresa due giorni prima, scalare ulteriori posizioni, raggiungendo in terza posizione Antonio Tiberi, dietro ad Ayuso e Del Toro. Peccato che c'era un problema di fondo: la giuria aveva dimenticato una regola elementare del ciclismo, quella della "neutralizzazione dei distacchi".
Carapaz guadagna 49 secondi e scala posizioni, raggiunge Tiberi
Del Toro sempre in maglia rosa, seguito dal compagno e capitano della UAE Emirates, Ayuso. Dietro un ottimo Antonio Tiberi raggiunto d Richard Carapaz. All'esperto scalatore ecuadoriano, infatti, sono stati conteggiati 49 secondi al traguardo, tempo con cui ha distaccato il gruppetto dove erano presenti anche altri uomini di classifica generale, scalando posizioni, dalla sesta alla terza. Un nuovo sorprendente salto in avanti, dopo l'inattesa vittoria sulla rampa di Castelnovo ne' Marmi, che ha visto di nuovo Carapaz protagonista prima di venir correttamente "neutralizzato" dalla giuria che aveva commesso un imbarazzante errore.
Caos e imbarazzo: la giuria non comunica la classifica ufficiale
La classifica generale del Giro d’Italia 2025 al termine della tappa di giovedì 22 maggio è rimasta incerta per più di un’ora dopo la conclusione della corsa generando un enorme caos tra ciclisti, team e addetti ai lavori. L’ordine d’arrivo in gara è stato chiaro con con la vittoria di Olav Kooij in volata su Casper Van Uden, Ben Turner, Mads Pedersen che hanno dominato il gruppetto in cui era presente anche Richard Carapaz. Gli altri big, tra cui la maglia rosa Isaac Del Toro, lo spagnolo Juan Ayuso, Antonio Tiberi, Simon Yates e Primoz Roglic erano giunti al traguardo invece con un ritardo di ben 49 secondi.
Cos'è accaduto in gara: la caduta nel gruppo di testa
Grazie a questi tempi Carapaz ha agganciato Antonio Tiberi al terzo posto in classifica, con un distacco di solo 1'09" da Del Toro e di 36″ da Ayuso: una graduatoria che ha lasciato perplessi tutti gli addetti ai lavori perché se è vero che i distacchi a Viadana erano stati a cronometri quelli indicati, era tuttavia evidente che erano creati da diversi "buchi" causati da una caduta avvenuta negli ultimi tre chilometri. Un ciclista del Team Polti VisitMalta, infatti, era finito a terra obbligando tanti ciclisti a frenare, rallentando e perdendo contatto tra i primi giunti al traguardo.
Cosa dice il regolamento: la "neutralizzazione" dei 3 chilometri
Il regolamento, però, parla chiaro e che la giuria non abbia provveduto immediatamente a stilare la classifica corretta, ha messo tutti in agitazione e imbarazzo. In caso di incidenti o problemi meccanici che avvengono negli ultimi tre chilometri prima del traguardo, si deve procedere con la relativa "neutralizzazione del tempo" di eventuali distacchi in modo che gli atleti vengano classificati con il medesimo crono del gruppo in cui erano presenti prima dell’episodio incriminato. Un procedimento automatico e immediato, con la giuria che ha alla fine neutralizzato, giustamente i vari tempi, ma con colpevole ritardo, di ben un'ora. Alla fine la decisione corretta e scontata: Carapaz non aveva guadagnato i 49 secondi e così si è riscritta la classifica generale con l'ecuadoriano sempre sesto.




