Caduta di massa al Giro d’Italia sul percorso verso Napoli, tappa neutralizzata: Hindley sotto shock

Bruttissima situazione a 70 chilometri dall'arrivo a Napoli per i ciclisti che sono caduti in massa sull'asfalto bagnato, trasformatosi in una lastra di sapone dove sono finiti per terra malamente almeno una dozzina di corridori. Per l'accorrere dei mezzi di soccorso e delle ambulanze che seguono la carovana, l'organizzazione ha deciso di neutralizzare la corsa finché non sarà riportata la normalità. Non c'è infatti la garanzia per proseguire ancora, con chi è rimasto in piedi costretto a fermarsi e restare dietro alla ammiraglia della giuria. Intanto le notizie non sono confortanti, alcuni – tra cui Hindley – sono stati costretti al ritiro immediato. Dopo quasi mezz'ora di pausa si riparte con la giuria che ha deciso: tempi neutralizzati (così come gli abbuoni), dunque in caso di distacchi non incideranno in classifica generale, ma varrà comunque l'arrivo di tappa, in volata a Napoli.

Le immagini di Hindley a terra, sotto shock: per lui commozione cerebrale
Proprio Hindley, già vincitore del Giro nel 2022, è apparso sotto choc dopo il violento impatto sull'asfalto e si è ritirato dalla corsa salendo a bordo di un'ambulanza. Al momento dello stop erano in fuga Paleni e Van der Hoorn con 5 secondi di vantaggio sul gruppo. Ora invece si procede ad andatura controllata dietro la vettura della direzione in attesa di capire cosa accadrà: si era prospettata anche la neutralizzazione definitiva della tappa per condizioni meteo che non garantirebbero l'incolumità dei ciclisti. Dai primi riscontri medici su Hindley, per il ciclista della Bora di Roglic, diagnosticato una commozione cerebrale e trauma cranico che lo obbligherà ad almeno 24 ore di monitoraggio ospedaliero.
Corsa neutralizzata: gruppo di nuovo compatto in attesa di ulteriori indicazioni
Mentre i soccorsi continuano, la giuria ha deciso di provare a fare ripartire la corsa per i rimanenti 70 chilometri ma le procedure saranno lunghe. Al momento i due fuggitivi di giornata sono stati avvisati e si sono fatti raggiungere dai corridori ancora in piedi. Intanto tutti sono stati fatti fermare successivamente per permettere al plotone di ricompattarsi, permettendo ai ritardatari e a chi è risalito in sella di ritrovarsi tutti insieme. In attesa di capire cosa deciderà il collegio di giuria, in accordo anche con i team e gli stessi ciclisti che si sono accordati per neutralizzare i tempi di eventuali ritardi (che non incideranno in classifica generale), garantendo solo la vittoria finale.

La riunione tra giuria e ciclisti: tutto neutralizzato, si corre solo per la vittoria di tappa
A parlare con Marco Velo, uno dei direttori di corsa del Giro, sono stati i big in classifica tra cui Primoz Roglic. La tappa alla fine è stata neutralizzata per 13 chilometri, dal km 72 al 59,8 con il gruppo che si è fermato al km 166. La neutralizzazione è durata 25 minuti e durante la riunione tra i rappresentanti dei corridori, la Giuria e la direzione del Giro, si è decisoche i due fuggitivi, Van den Hoorn e Paleni, ripartissero con 47 secondi di vantaggio sul gruppo e che il tempo per la classifica generale neutralizzato così come i distacchi. Si sarebbe corso solo per la vittoria di tappa.
L'elenco dei ciclisti caduti: per Van den Bossche rischio frattura bacino e femore
Tra i tanti coinvolti, oltre al già citato Jai Hindley, a seguito della caduta c'è stato anche il ritiro immediato di Fabio Van den Bossche per il quale la situazione è sembrata molto più grave rispetto ad altri: chiamata una seconda ambulanza e trasportato d'urgenza in ospedale perché si teme una doppia brutta frattura, al bacino e al femore. Tra i diversi contusi anche Paul Magnier, Richard Carapaz e Lorenzo Fortunato.




