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Giro d'Italia 2024

Brutta caduta e ritiro per Mikel Landa: il Giro d’Italia perde un protagonista

La quinta tappa ha vissuto i suoi momenti più concitati nei 20 km finali quando tre cadute hanno caratterizzato l’arrivo. Prima tocca a Sivakov (che conclude la corsa ma gli esami diranno se potrà continuare), poi a Fiorelli e Goossens. Infine, Mikel Landa: lo scalatore della Lotto ha la peggio, trasportato via in ambulanza si ritira.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tre cadute, una più brutta dell'altra hanno caratterizzato i 20 chilometri finali del Giro d'Italia per la tappa numero cinque, da Modena a Cattolica dove hanno avuto la peggio due protagonisti in particolare, Sivakov (Ineos) e Landa (Baharin Victorius). Per lo spagnolo, Giro già concluso con una botta che lo ha lasciato a terra, con polso e clavicola malconcia e sospette fratture. La corsa, così perde subito uno dei protagonisti possibili per le tappe di montagna con lo scalatore della Victorius costretto a essere trasportato via in ambulanza, dopo essere stato caricato in barella.

Un finale convulso, nervoso, difficile. Non solo per un tracciato in cui il gruppo, compatto, ha attraversato le strade cittadine con una successione di rotonde, spartitraffico e carreggiate che cambiavano da due a quattro corsie nel giro di un paio di curve. Anche perché era la prima grandissima volata di questo inizio di Giro, dove tutti i team avevano lavorato per portare in testa i propri specialisti, a ritmi altissimi che avevano impedito qualsiasi fuga di giornata.

La caduta di Sivakov: urta un compagno

Il primo problema è arrivato al chilometro 20, quando a essere coinvolto in una prima caduta è stato il russo della Ineos Granedier, Pavel Sivakov: per lui una frenata improvvisa, mentre cercava dal plotone prendere la scia del treno di squadra per portarsi in posizioni migliori. La bicicletta ha urtato un compagno, è finita sul marciapiede laterale e il russo è caduto da solo sull'asfalto. Dolorante e sofferente, ha atteso il cambio di bici dall'ammiraglia ma è uscito di scena senza più rientrare nel gruppo perdendo tantissimo in classifica generale. Adesso bisognerà capire le reali condizioni e se potrà proseguire il Giro in cui poteva davvero giocarsi le primissime posizioni.

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Fiorelli e Goossens in curva perdono il controllo

La seconda caduta, arriva invece in una classica curva del tracciato, a circa 7 chilometri dal traguardo. Questa volta a incapparci è stato l'italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), uno dei velocisti più attesi che vola a terra insieme al belga Goossens (Lotto Soudal). Nulla di grave anche se il plotone si spacca in due, ma il momento più tragico arriva subito dopo quando è Mikel Landa (sempre della Lotto) ad avere la peggio.

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Landa cade e resta a terra, per lui Giro finito

Nel momento in cui la strada si apre in due per uno spartitraffico, Dombrovski – vincitore della tappa numero 3 – colpisce accidentalmente un addetto alla sicurezza che a sua volta piomba a terra. L'urto fa sbandare Dombrovski che prende in pieno Mikel Landa che frana a terra e resta fermo sull'asfalto. Subito si capisce la gravità dell'urto con lo scalatore spagnolo che resta a terra dolorante.

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Soccorso sul posto, verrà caricato in barella e trasportato sull'ambulanza per la corsa all'ospedale e valutare i danni riportati. Per lui è ritiro dal Giro: la corsa in rosa – e non solo la Lotto – perdono uno dei probabili protagonisti di questa edizione 104.

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