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Giro d'Italia 2023

Caleb Ewan in volata su Nizzolo vince la 5a tappa al Giro. De Marchi sempre in rosa

La quinta tappa da Modena a Cattolica ha visto il classico arrivo in volata. Ha vinto Caleb Ewan in un finale caratterizzato da tantissime cadute. Alessandro De Marchi, che ieri ha scalzato dalla testa della classifica generale Filippo Ganna, è sempre in maglia rosa.
A cura di Alessio Pediglieri
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La 5a tappa si conclude con una voltata di un chilometro, lunghissima, senza treni veri e propri dopo le cadute ripetute negli ultimi 19 chilometri: alla fine la meglio ce l'ha Caleb Ewan su Nizzolo, secondo al traguardo. Viviani terzo e Gabiria quarto. Per l'australiano è la quarta vittoria complessiva al Giro.

Le cadute negli ultimi 20km

Il russo Sivakov, secondo capitano della Ineos Grenadier di Bernal, è caduto a 20 dall'arrivo urtando un proprio compagno di squadra finendo sul marciapiede laterale dopo aver perso il controllo della bici. Dolorante ha ripreso, ma ha accusato ritardo rispetto al plotone, lanciato il volata. Poi una nuova interruzione, con una caduta che spezza il gruppo a 10 dall'arrivo dove è rimasto coinvolto Filippo Fiorelli, uno dei velocisti più attesi della Lotto. Quindi la bruttissima caduta di Mikel Landa, che incappa in uno spartitraffico che lo fa cadere violentemente sull'asfalto, obbligando l'intervento sanitario per capire l'infortunio alla spalla.

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Tempo clemente, 177 chilometri in gruppo

Il Giro si è spostato da Modena a Cattolica con una quinta tappa tutta pianeggiante dedicata ai velocisti che hanno la possibilità di tagliare il traguardo di giornata dopo le fatiche di ieri, tra freddo e pioggia. Dopo 177 chilometri e un lunghissimo rettilineo al traguardo, l'arrivo è stato ovviamente in volata dopo la classica fuga che ha ravvivato il tracciato nei chilometri iniziali e quella a ridosso dell'arrivo, entrambe sempre e comunque sotto controllo da parte delle squadre principali che hanno gestito il gap pilotando il gruppo per il ricongiungimento conclusivo. Si temeva pioggia e vento soprattutto nell'ultimo tratto ma alla fine il tempo è stato più che clemente con i ciclisti, dopo le fatiche e il freddo di ieri.

La fuga di Tagliani e Marengo

La prima parte di tappa è stata movimentata da un tentativo di fuga che ha visto protagonisti Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec) e Umberto Marengo (Bardiani-CSF-Faizanè) che hanno avuto anche sei minuti di vantaggio sul gruppo. Poi, riassorbiti al 107 km, il plotone si è posizionato con i migliori team in testa per fare l'andatura ed evitare ulteriori strappi

Il tentativo di Gabburo e Pellaud

Ci hanno pensato Davide Gabburo (Bardiani-CSF-Faizanè) e Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec) ad accendere la corsa nella parte finale con un vantaggio di quasi un minuto a 40 chilometri dal traguardo, poi assotigliatosi a ridosso dell'arrivo. Nessuna possibilità di successo, con il plotone tirato da  Lotto Soudal e Alpecin Fenix che non hanno lasciato spazio a nessuno, aumentando il ritmo e favorendo così il formarsi dei ‘treni' per dare spazio ai velocisti a ridosso di Cattolica.

Nessun nuovo ribaltone, De Marchi sempre in Rosa

Dopo il ribaltone nella tappa di ieri che ha visto il cambio in ‘rosa' tra Filippo Ganna e Alessandro De Marchi, l'alfiere della Israel Start-Up Nation che si è preso il primo posto nella classifica generale anche senza prendersi la vittoria di tappa, è stata una frazione serena. Il cambio della guardia tutto italiano che ha premiato il lavoro di De Marchi, che  – dopo le vittorie in carriera tra Giro del Delfinato, dell'Emilia e le tre tappe alla Vuelta – mai era riuscito a salire così in alto, è rimasto tale a Cattolica. Con tutti gli altri favoriti per il successo finale ‘nascosti' a rifiatare nel gruppo cercando di non sprecare alcuna goccia di fatica in vista delle prossime tappe.

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