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Zaniolo: “Vi dico cosa è successo nello spogliatoio della Roma, mi hanno provocato”. Cosa rischia

Nicolò Zaniolo è stato coinvolto in una vicenda spinosa. Il centrocampista sarebbe stato protagonista di un vivace post della semifinale del campionato Primavera tra Fiorentina e Roma. Due calciatori giallorossi sono finiti in ospedale. Zaniolo rischia un lungo stop.
A cura di Alessio Morra
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Nicolò Zaniolo da un paio di giorni è nuovamente nell'occhio del ciclone. Il calciatore è accusato di aver mandato in ospedale due calciatori della squadra Primavera della Roma, dopo una lite al Viola Park, dove lunedì sera si era disputata la partita di campionato con la Fiorentina. Il giocatore, che è di proprietà del Galatasaray, adesso rischia grosso.

La Roma: "Due calciatori colpiti fisicamente"

La Procura Federale ha aperto un fascicolo per capire come sono andate veramente le cose. Per ora c'è una versione della Roma e una di Zaniolo. Roma e Zaniolo che tornano a incrociarsi. Il club giallorosso nella serata di lunedì 26 maggio ha emesso un comunicato nel quale ha scritto: "La AS Roma comunica che, al termine della gara odierna, si è verificato un episodio increscioso che coinvolge il calciatore Nicolò Zaniolo. Secondo quanto ricostruito, il calciatore si sarebbe recato nello spogliatoio della squadra Primavera al termine della partita e avrebbe avuto un comportamento provocatorio nei confronti di alcuni atleti del vivaio giallorosso. Durante il confronto, sarebbero stati colpiti fisicamente due calciatori della formazione Primavera. La AS Roma condanna con fermezza ogni forma di comportamento aggressivo o non conforme ai valori dello sport".

La prima risposta di Zaniolo: "I fatti sono lontani da quanto ricostruito"

A ruota sono arrivate indiscrezioni, non confermate su una rissa in cui sono volati schiaffi e pugni. Zaniolo martedì 27 maggio sul suo profilo Instagram con una stories ha detto che si ha perso la calma, dopo essere stato provocato, e di questo si è pentito, ma ha poi affermato che non ha messo le mani addosso a nessuno: "Ci tengo a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c'è stato alcun comportamento fisicamente aggressivo".

La risposta di Zaniolo, che su Instagram dà la sua versione dei fatti.
La risposta di Zaniolo, che su Instagram dà la sua versione dei fatti.

Almaviva e Litti in ospedale: 10 e 21 giorni di prognosi

La Roma sempre martedì ha risposto a Zaniolo, ha ribattuto dando ulteriori particolari su quanto accaduto: "La sera del 26 maggio, al termine della semifinale Primavera Fiorentina-AS Roma disputata al Viola Park, Nicolò Zaniolo (giocatore della prima squadra della Fiorentina) ha fatto irruzione illegalmente nell’area degli spogliatoi della Roma, accompagnato da un conoscente, nonostante fosse privo di accredito. Secondo quanto riportato da testimoni, Zaniolo appariva visibilmente alterato".

I calciatori colpiti, Almaviva e Litti, hanno riportato conseguenze ricevendo rispettivamente 10 e 21 giorni di prognosi: "Ha urinato nelle strutture riservate alla Roma, ha provocato i giocatori e, senza alcun scambio verbale, ha colpito fisicamente Mattia Almaviva e ha spinto con violenza Marco Litti contro una panchina. Litti era reduce da un intervento chirurgico alla spalla. Entrambi i giocatori sono stati ricoverati in ospedale: Almaviva ha ricevuto una prognosi di 10 giorni, Litti di 21 giorni. L’AS Roma esprime totale solidarietà ai propri giovani calciatori ed è profondamente indignata per il comportamento violento e ingiustificabile avvenuto al Viola Park. Confidiamo che le istituzioni competenti agiscano con decisione per garantire giustizia e tutelare i valori del calcio italiano".

La Roma ha confermato la versione dei fatti annunciando anche che i due calciatori sono finiti in ospedale.
La Roma ha confermato la versione dei fatti annunciando anche che i due calciatori sono finiti in ospedale.

La versione di Zaniolo: "Uno di questi ragazzi mi ha provocato"

Zaniolo ha dato la sua versione dei fatti rilasciando un'intervista al Corriere dello Sport, negando colpi: "So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Voglio essere molto schietto: dovevo fare pipì e il primo bagno che ho trovato era quello dello spogliatoio della Roma, ho chiesto il permesso di entrare e me l’hanno concesso con un sorriso. Ma che, devi anche chiederlo?”. Incrociando i ragazzi ho dato loro il cinque dicendo bravi. Uscito dal bagno, uno di questi ragazzi a voce alta mi ha provocato e quando gli ho chiesto se era proprio a me che si riferiva mi si è avvicinato. Ho perso la calma ma non l’ho colpito. È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani. Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento aggressivo".

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Parole grosse, però, si, sono volate: "Sono volate parole grosse con un ragazzo della Roma? Sì. Lui mi ha provocato? Non ho mai alzato le mani, non ci sono stati schiaffi, né tantomeno pugni. Quando sbaglio me ne assumo la responsabilità ma stavolta no. Ho la coscienza pulita non ho problemi a parlare con la procura federale o con il ragazzo in questione a cui ho messo solo una mano sulla spalla perché i toni erano poco simpatici. Ho ricevuto anche una tacchettata nel polpaccio. Ciò che fa più male è la mancanza di rispetto nei confronti di un collega che ha più anni del ragazzo che ha dimostrato di non gradire la mia presenza nello spogliatoio, forse eleggendosi a difensore della Roma, quando non ce n’era affatto bisogno. Se mi chiamerà il procuratore federale andrò di persona. Ho quasi ventisei anni, sono cambiato, quello Zaniolo non esiste più, all’Atalanta lo sanno perfettamente. Forse anni fa la rissa ci sarebbe stata veramente, ma si cresce, grazie a Dio. Oggi sono anche capace di farmi rispettare con le parole".

Zaniolo rischia una lunga squalifica

Ora la palla passa al Procuratore Federale che dovrà sentire le parti, che danno versioni totalmente opposte sui punti più spinosi, quelli più importanti. Di sicuro a rischiare di più è Zaniolo. L'allenatore della Fiorentina Primavera Daniele Galloppa aveva parlato di ‘scene pietose'. La Procura dovrà ascoltare i testimoni e se saranno confermate le accuse il calciatore rischia una lunga squalifica. Entro venerdì verranno ascoltate tutte le persone coinvolte, compresi gli ispettori federali che hanno suggerito a Chiné di aprire l'indagine. La presenza di referti medici con prognosi di 10 e 21 giorni peggiorano la posizione del calciatore. Il gesto violento potrebbe pesare. Zaniolo rischia una squalifica importante, squalifica che potrebbe essere di mesi e non di giornate.

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