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“Vittima di un colpo di sole”, la giustificazione per l’arbitro di Tunisia-Mali ha dell’incredibile

Il direttore di gara aveva fischiato la fine di Tunisia-Mali, per due volte, in netto anticipo sul 90′. La CAF avrebbe spiegato il motivo di un comportamento così assurdo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Coppa d'Africa sta vivendo le sue prime fasi e decisamente il torneo sta facendo parlare di sè non tanto per i risultati ottenuti in campo dalle varie nazionali, quanto per tutto ciò che sta caratterizzando questa edizione in Camerun. Non ultimo, quanto di assurdo è accaduto nei minuti finali di Tunisia-Mali che è stata conclusa dall'arbitro con cinque minuti d'anticipo sui tempi regolamentari, scatenando polemiche e panico in campo e mettendo a dura prova l'organizzazione che si è ritrovata a gestire una situazione senza precedenti.

Mentre si svolgono le gare della prima fase, è già accaduto un po' di tutto in questa edizione 2022 della Coppa d'Africa. Alla prima partita in tabellone, dopo nemmeno 40 secondi si è assistito ad un bruttissimo intervento scomposto e in ritardo ai danni del Paese ospitante, il Camerun, quando un giocatore del Burkina-Faso è entrato in scivolata, pericolosissima, rimediando un cartellino giallo che poteva costare anche molto di più. Poi, l'imbarazzo poco prima della sfida tra Gambia e Mauritania, dove viene suonato per tre volte in modo errato l'inno nazionale della Mauritania: una figuraccia incredibile andata in mondovisione. Infine, l'assurdo finale di Tunisia-Mali, con l'arbitro Janny Sikazwe che fischia la conclusione della partita con ben 5 minuti d'anticipo, per poi riprenderla una prima volta (ma fermandola ancora in anticipo) e infine, venire obbligato dalla CAF a riprenderla mezz'ora più tardi, senza che la nazionale tunisina si ripresenti in campo invocando l'errore tecnico e la ripetizione.

Scene di ordinaria follia sportiva, con quest'ultima che ha davvero dell'incredibile e nessun precedente. A livello regolamentare adesso bisognerà capire cosa deciderà la CAF che davanti all'evidente errore dell'arbitro ha poi obbligato che si concludessero i minuti restanti di una partita già entrata nella storia del calcio internazionale. Il problema è che la nazionale tunisina, sconfitta 1-0, non si è più ripresentata in campo e adesso farà ricorso. Ma per l'organizzazione della Coppa d'Africa non c'è solamente questo grattacapo da risolvere, bisogna gestire anche l0imbarazzante figuraccia del signor Sikazwe.

Il caso ha messo in fortissimo imbarazzo la Confederation of African Footbbal (CAF) che ha provato a giustificare le ragioni dell'atteggiamento in campo di Janny Sikazwe. Essam Abdel-Fatah, capo degli arbitri, subito dopo la conclusione del match, avrebbe detto al giornalista Tarek Talaat che Sikazwea sarebbe stato vittima di un colpo di calore che gli ha fatto perdere la concentrazione. Secondo quanto riferito dallo stesso Abdel-Fatah a RMC Sports, Sikazwe sarebbe stato portato in ospedale dopo l'incontro per ulteriori esami. A dimostrazione di quanto affermato, Abdel-Fatah ha anche sottolineato che gli arbitri avevano deciso di riprendere la partita con il 4° arbitro in campo, invece dell'arbitro.

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