Violenza selvaggia in Bolivia, lo scandalo è in diretta TV: 17 espulsi e spray al peperoncino

Scene di violenza raramente vista su un campo di calcio – considerato il numero delle persone coinvolte e la durezza dell'intervento delle forze dell'ordine, che hanno usato manganelli e spray al peperoncino – si sono vissute la scorsa notte in Bolivia, al termine del match di ritorno dei quarti di finale della coppa nazionale tra Oruro e Blooming, che ha visto la qualificazione degli ospiti alle semifinali, in virtù del pareggio per 2-2 (all'andata era finita 2-1 per il Blooming). L'esito della sfida, negativo per i padroni di casa, ha innescato una battaglia senza esclusione di colpi, prima sul campo e poi all'esterno del terreno di gioco, in un inseguirsi e aggredirsi di tutti contro tutti. Alla fine si sono contati 17 espulsi totali, tra giocatori e membri degli staff.
La rissa selvaggia in Bolivia al termine di Oruro-Blooming
Il caos è scoppiato subito dopo il fischio finale allo stadio Jesus Bermudez di Oruro (3800 metri di altezza, per la cronaca). Il Blooming stava festeggiando il passaggio in semifinale, quando si è verificata la classica scintilla in grado di innescare un incendio di proporzioni gigantesche. È successo che uno dei calciatori di casa si è sentito preso in giro da quelle celebrazioni sotto il suo naso: l'intervento dei compagni e del tecnico dell'Oruro sembrava aver spento subito tutto, ma era un'illusione. In un'altra parte del campo è scoppiata un'altra rissa e stavolta si è propagata senza alcuna possibilità di sedarla sul nascere.
L'intervento della polizia con lo spray al peperoncino
I membri di entrambe le squadre se le sono date di santa ragione: dagli spintoni si è passati ai pugni e ai calci, e sono entrati in scena anche gli agenti di polizia in assetto da battaglia, con tanto di scudi e manganelli. La rissa è diventata gigantesca quando si sono aggiunti gli staff tecnici e a quel punto, con diverse persone che finivano a terra e rischiavano di patire conseguenze gravi, la polizia non ha avuto altra scelta che usare lo spray urticante al peperoncino, costringendo i belligeranti a ritirarsi.
Il bilancio finale degli scontri: 17 espulsi tra le due squadre, in arrivo una stangata senza precedenti
Il rapporto preliminare dell'arbitro, diffuso qualche ora dopo, ha confermato le dimensioni dello scandalo che ha travolto il calcio boliviano: il Blooming ha subìto le espulsioni di sette calciatori, del tecnico Mauricio Soria, del vice allenatore e del medico sociale, mentre i cartellini rossi dell'Oruro quattro giocatori, l'allenatore Marcelo Robledo e due suoi assistenti. Il conto è presto fatto: undici calciatori più altre sei persone, per un totale di 17 tesserati di entrambe le squadre.
Ora si attende il rapporto finale dell'arbitro, cui seguirà l'intervento del Tribunale Disciplinare della Federcalcio boliviana, che molto probabilmente emetterà una stangata disciplinare senza precedenti su Oruro e Blooming.