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Vicario ha un messaggio per Spalletti: “Devo fare due chiacchiere con lui, è ciò che sento”

Guglielmo Vicario vuole inviare un messaggio a Luciano Spalletti e poi fare due chiacchiere con l’ormai ex CT dell’Italia, il portiere spiega: “Non gli ho scritto ancora ma abbiamo condiviso un percorso sportivo di vita insieme”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Guglielmo Vicario ha assistito dalla panchina al disastro dell'Italia in Norvegia e anche alla successiva vittoria contro la Moldova. Gare valide per la qualificazione ai Mondiali 2026 ancora fortemente a rischio proprio per via dell'umiliante tris rifilato da Haaland e compagni agli azzurri. Anche di questo ha parlato il portiere del Tottenham che con la Nazionale ha giocato la sua partita ufficiale in amichevole contro Ecuador a marzo 2024. In un'intervista a Repubblica il portiere ha sottolineato alcuni aspetti della sua esperienza in Nazionale, specie su Spalletti.

L'estremo difensore è rimasto deluso dal suo esonero e ha espresso il suo attuale sentimento: "Non gli ho scritto ancora, voglio mandargli un messaggio con ciò che sento e poi fare due chiacchiere tra persone che hanno condiviso un percorso sportivo di vita insieme – ha sottolineato Vicario che ha poi aggiunto il suo pensiero sull'ormai ex Ct degli azzurri -. Spalletti è stato il nostro condottiero, nel bene e nel male. Si sentiva investito di quel ruolo, ci ha dato tanto. Ripartiremo, con la consapevolezza anche di quello che ci lascia come eredità calcistica e morale".

Vicario con la maglia dell’Italia.
Vicario con la maglia dell’Italia.

Vicario dunque vorrebbe scrivergli e poi parlare con lui anche per ringraziarlo del lavoro svolto fino a questo momento. L'esonero è stato sorprendente anche per i giocatori. Vicario però non attribuisce tutte le colpe di quel ko solo a Spalletti e sottolinea, senza trovare scuse, anche le difficoltà riscontrate dalla squadra per preparare quella partita. "La sconfitta con la Norvegia? Non vogliamo prenderci alibi, perché se perdi partite pesanti è inutile cercarli, devi assumerti le tue responsabilità. Dico però che siamo andati a giocare partite cruciali dopo una stagione con più di cinquanta partite a testa".

Le parole di Vicario sul calendario pieno di impegni

Il portiere sottolinea la necessità di dover trovare una soluzione a un calendario fitto di impegni che forse non consente ai giocatori di rilassarsi a sufficienza per poi ripartire al meglio con gli stimoli giusto dando il via alla nuova stagione. Da quest'anno poi il Mondiale per Club di certo non ha aiutato in tal senso. "Non c’è neanche più la sensazione di terminare una stagione e cominciarne una nuova – aggiunge Vicario -. Questo è innegabile ed è il pensiero di tanti calciatori. Bisogna dare la possibilità a chi va in campo di rendere al cento per cento, e a volte non sei neanche al cinquanta".

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