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Un buon Napoli perde 3-2 con il Real Madrid: un’autorete di Meret decide la sfida di Champions

Al Maradona il Real Madrid batte il Napoli 3-2 e resta al comando e a punteggio pieno nel Girone C. Ostigard, Vinicius e Bellingham a segno nel primo tempo. Nella ripresa rigore di Zielinski e autogol di Meret.
A cura di Alessio Morra
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Gioca una buonissima partita, ma perde il Napoli che al Maradona viene sconfitto per 3-2 dal Real Madrid, che conquista i tre punti grazie a una sfortunata autorete di Meret. A segno nel primo tempo Ostigard, Vinicius e Bellingham, e nella ripresa Zielinski che aveva regalato il momentaneo pari ai campioni d'Italia, che il 24 ottobre a Berlino cercheranno contro l'Union di ritrovare il successo in Champions League.

Garcia schiera quello che al netto degli infortunati (Rrahmani e Juan Jesus) è l'undici titolare. Ancelotti toglie Modric e schiera Bellingham alle spalle di Vinicius e Rodrygo. Il Real, in completo scuro, parte forte e si presenta un paio di volte dalle parti di Meret, che è attento. Il Napoli pian piano prende fiducia e campo e al 19′ trova il vantaggio che arriva sugli sviluppi di un corner, con protagonisti i due difensori centrali. Natan incorna e manda il pallone sulla traversa, Ostigard è lesto e ben posizionato. Il colpo di testa è vincente, 1-0.

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Il Maradona, che come al solito in Champions ha regalato prima della partita l'urlo che ormai è brevettato, è caldissimo, ma subisce un'amara delusione quando Di Lorenzo al 27′ commette un errore che non è da lui e regala palla al Real. Bellingham perfetto, recupera e imbecca Vinicius, che entra in area e con un diagonale supera Meret, è 1-1.

Quell'errore mette un po' in difficoltà il Napoli, che forse ci pensa troppo. Il Real forte anche per la sua esperienza ne approfitta, affonda e segna il gol del 2-1 con Jude Bellingham, che è una forza della natura e che soprattutto ha trovato la collocazione giusta con Ancelotti. Sorpasso al 34′.

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La squadra campione d'Italia ha carattere e si ritrova quasi subito e va a un passo dal pareggio quando Kepa con una parata spettacolare nega il pari a Osimhen, che vola in cielo e colpisce di testa. All'intervallo è 2-1 per il Real.

Nella ripresa si vede un Napoli totalmente diverso. I ragazzi di Garcia corrono, accelerano, sono padroni del campo e trovano il pareggio al 53′ quando Zielinksi trasforma un rigore con brivido, palla sul palo e poi in rete. Rigore assegnato dall'arbitro Turpin dopo un lunghissimo controllo al VAR per un mani di Nacho.

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Il 2-2 dà una forza incredibile al Napoli, che spinge in modo incredibile, pure con un Kvaratskhelia in grande spolvero. Ancelotti manda in campo Modric e il Real torna padrone in mezzo al campo. Garcia risponde con Elmas (per Politano) e soprattutto con Raspadori, che prende il posto di Zielinski. Il Napoli cambia modulo ed è molto più offensivo.

Il Real crea, ha due grandi occasioni, nella prima è bravo Meret, mentre nella seconda Bellingham sbaglia. Al 79′ il Maradona cala nel silenzio. Valverde calcia con una potenza incredibile da oltre venticinque metri, il pallone si stampa sulla traversa e sbatte sulla schiena di Meret. Una sfortunata autorete regala il 3-2 al Real.

Garcia si gioca il tutto per tutto. Lascia un solo centrocampista in campo e il finale è all'arma bianca. L'assedio è vero. Ostigard calcia al volo al 95′, Kepa c'è. Il Real Madrid vince 3-2. Il Napoli esce tra gli applausi.

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