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Ufficiale la norma anti-Superlega: alla Juve può essere revocata l’affiliazione FIGC

Il Consiglio federale della Federcalcio ha approvato la modifica dell’articolo 16 delle NOIF in materia di decadenza e revoca dell’affiliazione delle società di calcio. Si tratta delle cosiddette norme anti-Superlega annunciate il mese scorso dal presidente federale, Gabriele Gravina, e divenute adesso ufficiali.
A cura di Maurizio De Santis
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La norma anti Superlega adesso è ufficiale. E gli effetti saranno durissimi in caso si violazione della norme che ha subito una parziale revisione (in senso ulteriormente restrittivo) così da evitare qualsiasi tentativo di strappo o scissione da parte di una o più società. Per effetto delle modifiche annunciate circa un mese fa dal presidente federale, Gabriele Gravina, qualunque club decidesse di partecipare a tornei organizzati da associazioni private al di fuori degli organismi istituzionali quali Fifa, Uefa e Figc si collocherebbe di fatto al di fuori dell'ordinamento sportivo. La sanzione che scatterà in maniera automatica sarà la revoca dell'affiliazione alla Federazione. È questa la determinazione che arriva dal Consiglio federale della Federcalcio che ha approvato la modifica dell’art. 16 delle NOIF in materia di decadenza e revoca dell’affiliazione.

Cosa cambia rispetto al recente passato? Per spiegare la ratio di un provvedimento del genere basta azionare il rewind e andare indietro nel tempo di poche settimane, fino al piano che i top club del ‘vecchio continente' avevano ordito (ne era in buona parte all'oscuro anche il presidente della Fifa, Ceferin) e messo in atto nel giro di una notte, lanciando perfino un sito internet e annunciando anche la redazione imminente di un nuovo calendario. Il format era pensato esclusivamente per le formazioni più ricche (e in alcuni casi anche più indebitate d'Europa) che avrebbero beneficiato anche di una fetta di introiti notevolmente maggiore nel confronto con i contributi normalmente erogati dalla Uefa.

Quando decade l'affiliazione alla Figc, i casi previsti. I riflettori sono tutti puntati su quanto accaduto con Juventus, Milan e Inter che avevano inizialmente aderito (i bianconeri ne erano promotori assieme al Real Madrid e al Barcellona) al progetto alternativo ai trofei continentali attuali assieme ad altre 9 società, tra cui i top club della Premier League. In buona sostanza il Consiglio, su proposta del Presidente federale, può deliberare la decadenza delle società professionistiche dall’affiliazione alla Figc in 2 casi:

  1. Se partecipano a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla Fifa, dalla Uefa e dalla Figc.
  2. Se disputano gare e tornei amichevoli senza l’autorizzazione della Figc.

Sono rimaste solo in tre. La pattuglia di squadre ‘scissioniste' – di cui fin dall'inizio non hanno mai fatto parte Paris Saint-Germain e Bayern Monaco – s'è subito assottigliata con l'esodo delle inglesi. La pressione della Fifa e la certezza di sanzioni durissime nei confronti dei club che parteciparono allo strappo hanno convinto quasi tutte le squadre a tornare sui loro passi, ammettere di aver sbagliato e accettare una punizione di carattere economico (anche salata) salvando, però, la partecipazione ai tornei continentali (Champions, Europa League). Solo Juventus, Real Madrid e Barcellona sono rimaste ferme sulle loro posizioni, dicendosi perfino pronte ad affrontare una battaglia legale con la Federazione internazionale. Nei loro confronti è stata aperta un'indagine disciplinare il cui esito potrebbe essere caratterizzato da provvedimenti afflittivi molto gravi. Uno su tutti: l'esclusione dalle Coppe per una o anche due stagioni, oltre a sanzioni pecuniarie.

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