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Testata di D’Aversa a Henry, spunta un video che cambia il racconto: cosa è successo davvero

Il tecnico del Lecce aveva smentito, con un post sui social, di aver colpito Henry. Ma un video sbucato sui social invece smentisce la versione di D’Aversa.
A cura di Alessio Morra
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Lecce-Verona aveva punti in palio per la salvezza pesantissimi. Un gol di Folorunsho ha permesso ai gialloblu di imporsi per 1-0 al Via del Mare. Baroni da ex mette nei guai i giallorossi e scala la classifica, con una squadra che ha dovuto ricostruire dopo il mercato invernale. L'episodio principale dell'incontro è stata la testata che il tecnico leccese D'Aversa ha rifilato a Henry, che nella serata di domenica ha attaccato l'allenatore abruzzese, che tra l'altro ora è a rischio esonero. Il tecnico aveva smentito su Instagram di aver dato una testata al calciatore, ma un video lo smentisce, e lo inguaia.

Quando l'incontro è terminato c'è stata una piccola rissa sul campo. Henry è stato uno dei protagonisti. D'Aversa si è avvicinato al francese e gli rifila una testata. Il calciatore va giù, il contatto c'è, la testata c'è stata, il gesto è davvero orrendo. Una cosa del genere in Serie A non si era mai vista, anche se non è la prima volta che un allenatore perde il controllo in campo (era capitato a Baldini nel 2007 e a Delio Rossi nel 2012). Un video postato da un utente, evidentemente presente allo stadio, testimonia quanto accaduto e certifica la testata di D'Aversa a Henry.

Una brutta vicenda, accaduta sul campo nel pomeriggio di domenica e proseguita fuori con una sfilza di comunicati. Il primo quello del Lecce, che con una nota aveva condannato il gesto del proprio allenatore, che sarà stangato dal giudice sportivo e rischia pure l'esonero (più che altro per i risultati sul campo, solo 4 punti nel girone di ritorno): "L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport".

Nella serata di domenica D'Aversa sui social si è scusato per l'accaduto, ma ha negato la testa all'attaccante del Verona, espulso comunque pure lui: "Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l’ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un’immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell’adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi scuso con Henry, il pubblico di Lecce, di Verona, italiano, lo staff, la società e la squadra".

Le scuse di D'Aversa. però, Henry non le accetta. Anche lui le porge a squadra e tifosi e si rammarica per la squalifica che lo terrà fuori dal prossimo turno di campionato, ma sul suo profilo Instagram torna sulla testata di D'Aversa: "Chiedo scusa a squadra e tifosi per aver reagito. Mi scuso per aver reagito, con le parole, alle tante provocazioni vissute sul campo oggi, fatto comprensibile in una sfida con una simile posta in palio. Ma questo non giustifica, e non potrà MAI giustificare, il ricevere una testata quando hai già preso la strada degli spogliatoi, felice per i tre punti guadagnati. Conosco Gendrey da 15 anni, ero il suo allenatore quando aveva 15 anni e non oserei mai provocare qualcuno che oggi considero un fratello! E aver ricevuto il rosso come reazione, sempre e solo verbale, a una testata, mi lascia ancora più amareggiato di non poter aiutare i miei compagni già da domenica prossima".

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