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Caso scommesse nel calcio

Sul telefono di Fagioli le chat di scommesse che incastrano Zaniolo, Tonali e altri 10 calciatori

Il caso scommesse potrebbe vedere coinvolti altri giocatori oltre a Fagioli, Zaniolo e Tonali. Fondamentali per l’inchiesta le chat di scommesse sul telefono dello juventino.
A cura di Marco Beltrami
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Si sarebbe dovuto parlare solo di calcio giocato e dei prossimi impegni della Nazionale, e invece lo sport più amato e chiacchierato d'Italia si ritrova a fare i conti con un nuovo scandalo. Il caso scommesse rischia seriamente di essere un nuovo terremoto per il mondo del pallone, che potrebbe coinvolgere anche altri protagonisti oltre a Fagioli, Zaniolo e Tonali, tutti e tre indagati nell'inchiesta della Procura di Torino, con le rivelazioni di Fabrizio Corona che stanno gettando la proverbiale benzina sul fuoco.

Tutto sembra essere partito con il caso di Nicolò Fagioli, anticipato da proprio da Corona mesi fa, e deflagrato definitivamente nei giorni scorsi quando il calciatore della Juventus ha deciso di collaborare con i magistrati, autodenunciandosi alla giustizia sportiva. Quello che al momento tiene principalmente banco però è l'inchiesta penale, anche perché l'ex agente fotografico Corona con le sue anticipazioni, sta inevitabilmente accelerando il lavoro degli inquirenti.

Proprio per questo poco prima che Corona facesse i nomi di Zaniolo e Tonali, aveva già ricevuto la visita della squadra Mobile di Torino in quel di Milano. Il classe 1974 è stato chiamato in causa come persona informata dei fatti e sta sfruttando le rivelazioni di una fonte, che è stata anche poi mostrata sui social con un messaggio audio dalla voce contraffatta. Stando a quanto riportato da La Stampa, Corona sarebbe molto ben informato sull'inchiesta e potrebbe essere in possesso di un dossier sulla stessa, con retroscena scottanti.

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Nel frattempo nella giornata di ieri la polizia ha fatto il suo ingresso a Coverciano per interrogare Tonali e Zaniolo, consegnando loro gli avvisi di garanzia. Un blitz che sarebbe dovuto scattare a quanto pare dopo la partita con Malta e invece è stato anticipato dopo che i nomi dei due calciatori sono usciti pubblicamente.

S'indaga in particolare sulla possibilità che questi giocatori abbiano scommesso cifre anche rilevanti su piattaforme illegali, puntando addirittura su match della propria squadra (Corona sul suo sito Dillinger News ha parlato di indiscrezioni sulla possibilità che Zaniolo abbia scommesso su match della sua ex squadra la Roma, quando era in panchina). Fagioli per esempio ha ammesso di aver scommesso su eventi calcistici, escludendo però di averlo fatto su gare della Juventus.

Il centrocampista bianconero, che a quanto pare avrebbe giocato "centinaia di migliaia di euro" attraverso i suoi legali ha consegnato di sua spontanea volontà il cellulare, avvertendo la Federcalcio. In questo modo agli atti sono finite le chat in cui si parla di scommesse che coinvolgono altri calciatori tra cui ci sono anche Zaniolo e Tonali. In particolare secondo Repubblica, non ci sono prove certe che abbiano scommesso ma messaggi inequivocabili, con i nomi dei siti a cui i tre avrebbero fatto riferimento.

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Stando a quanto riportato dal quotidiano sarebbero in totale dieci i giocatori coinvolti. Tra questi c’è anche un altro juventino, non di primo piano, e altri calciatori di Serie A. Su tutto questo la Procura vuole vederci chiaro anche per capire come i giocatori sono arrivati a sfruttare questi portali, eventuali tramite, e anche potenziali ricorsi anche a personaggi malavitosi a seguito di indebitamenti. Ecco allora che potrebbe essere fondamentale l'analisi di smartphone e altri dispositivi sequestrati ieri proprio a Tonali e Zaniolo attraverso cui loro si collegavano anche alle famigerate piattaforme clandestine.

Insomma un nuovo colpo durissimo per il nostro calcio, e che potrebbe costare molto caro ai giocatori coinvolti. Se dal punto di vista penale infatti i protagonisti di questa brutta storia se colpevoli potrebbero andare incontro ad una multa, da quello sportivo rischiano grosso. I tesserati infatti non possono scommettere su eventi sotto l'egida di UEFA, FIFA e FIGC, e per questo potrebbero essere puniti fino ad un minimo di tre anni di squalifica. Una pena da scontare anche nel caso in cui i calciatori militino in squadre straniere.

E i club cosa rischiano? A meno di illeciti sportivi, le società non rischiano nulla. Bisogna tenere conto del comma 5 dell' articolo 24 del CGS, ovvero "Divieto di scommesse e obbligo di denuncia": tutti coloro i quali non abbiano adempito a tale obbligo potrebbero andare incontro ad una inibizione o squalifica non inferiore a sei mesi, con ammenda non inferiore a 15mila euro.

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