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Caso scommesse nel calcio

Cosa rischiano Fagioli, Tonali e Zaniolo per il caso scommesse: squalifica estesa anche all’estero

Anche Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo sono indagati dalla Procura di Torino, come Nicolò Fagioli, nell’ambito dell’inchiesta su scommesse piazzate su piattaforme online illegali. Il rischio maggiore arriva per loro dalla giustizia sportiva: la loro carriera potrebbe interrompersi per anni, non solo in Italia. Newcastle e Aston Villa osservano sconcertati la vicenda.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il terremoto delle scommesse – passatempo, per non dire vizio, vietatissimo per gli sportivi di alto livello – è approdato nel ritiro dell'Italia alla vigilia dei due match fondamentali per le qualificazioni europee contro Malta e Inghilterra ed è stato così squassante da far abbandonare Coverciano a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, dopo che i due sono stati interrogati dalle forze dell'ordine. Dopo Nicolò Fagioli, dunque, altri due calciatori di primo piano rimangono invischiati in una vicenda che può trasformarsi in una mazzata sulla loro carriera, portando ad una pesante squalifica.

Tonali e Zaniolo sono indagati dalla Procura di Torino, esattamente come Fagioli: i relativi atti di indagine sono stati notificati loro, come reso noto dalla FIGC. Le forze dell'ordine recatisi all'uopo a Coverciano hanno anche ascoltato i due azzurri (senza la presenza di avvocati) in una stanza del centro federale, accompagnati dal capodelegazione Gigi Buffon, per avere i primi chiarimenti sul loro eventuale coinvolgimento. L'oggetto dell'inchiesta della giustizia ordinaria è capire se, come Fagioli, anche Tonali e Zaniolo abbiano piazzato scommesse online presso bookmakers non provvisti di regolare concessione statale e dunque fuorilegge. In questo caso, se la caverebbero con un'oblazione, ovvero col pagamento di una somma in denaro.

Sandro Tonali in allenamento a Coverciano in questi giorni
Sandro Tonali in allenamento a Coverciano in questi giorni

Davvero poca roba in confronto alla mannaiata che incombe su di loro per mano della giustizia sportiva. Se, come è altamente probabile, il procuratore federale Giuseppe Chiné – acquisiti gli atti trasmessigli dalla Procura di Torino – aprirà anche l'indagine sportiva, lo scenario diventerà per Tonali e Zaniolo identico a quello di Fagioli, ovvero pesantissimo. Il punto dirimente, che può portare a una squalifica "non inferiore a tre anni", come recita l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, non è in questo caso se i due abbiano effettuato scommesse su piattaforme legali o meno (la cosa non rileva, "anche presso i soggetti autorizzati a riceverle", dice il comma 1), ma se abbiano piazzato giocate su partite di calcio, come asserito oggi da Fabrizio Corona.

In questo caso – ovvero di accertate scommesse "che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA", anche su siti autorizzati – la condanna sarebbe pressoché certa: il 22enne Fagioli, il 23enne Tonali e il 24enne Zaniolo vedrebbero bruscamente interrotta la propria carriera in seguito alla squalifica.

Lo stop dall'attività non sarebbe peraltro limitato al solo calcio italiano, visto che anche i regolamenti di UEFA e FIFA hanno disposizioni molto chiare a riguardo, nelle loro sezioni dedicate alla "integrità del gioco". Non certo un dettaglio per due dei tre calciatori, che attualmente percepiscono un lauto stipendio da squadre straniere, essendo approdati entrambi in Inghilterra nell'ultima sessione di mercato: Tonali al Newcastle e Zaniolo all'Aston Villa.

Nicolò Zaniolo era appena tornato in Nazionale con Spalletti
Nicolò Zaniolo era appena tornato in Nazionale con Spalletti

"Tutte le persone vincolate dalle norme e dai regolamenti della UEFA devono astenersi da qualsiasi comportamento che danneggi o possa ledere l'integrità delle partite e delle competizioni e deve collaborare pienamente con la UEFA in ogni momento nei suoi sforzi per combattere tale comportamento. L'integrità delle partite e delle competizioni è violata, ad esempio, da chiunque partecipa direttamente o indirettamente a scommesse o attività simili relative a partite di competizioni o che abbia un interesse finanziario diretto o indiretto in esse attività", recita l'articolo 12 del Regolamento Disciplinare UEFA.

Anche la FIFA regola in maniera simile la fattispecie: "Coloro che sono vincolati dal Codice Etico della FIFA, vale a dire tutti i funzionari, gli arbitri, i giocatori, nonché gli agenti di gara e gli intermediari, sono soggetti al Codice come segue: è fatto divieto agli stessi di partecipare, direttamente o indirettamente, a scommesse, giochi d'azzardo, lotterie o eventi simili o operazioni relative a partite o competizioni calcistiche e/o ad ogni attività calcistica correlata; non devono avere alcun interesse, direttamente o indirettamente (tramite o congiuntamente a terzi), in enti, società, organizzazioni, ecc. che promuovono, mediano, organizzano o effettuano scommesse, giochi d'azzardo, lotterie o eventi simili o operazioni connesse con partite e competizioni di calcio; per ‘interessi' si intende il conseguimento di ogni possibile vantaggio per i soggetti vincolati al Codice stessi e/o per soggetti a loro correlati".

Se Fagioli ha ammesso di aver scommesso non solo presso siti illegali, ma anche su partite di calcio e per somme ingenti, adesso è da capire cosa diranno al riguardo Tonali e Zaniolo, tirati in ballo da Corona con assoluta certezza su questo punto. La loro carriera rischia davvero di precipitare in un incubo.

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