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Spalletti non sarà in panchina contro l’Empoli, il tecnico deluso: “Difficile avere un confronto”

Luciano Spalletti è deluso dalla decisione della Corte Sportiva d’Appello di non ridurgli la squalifica: contro l’Empoli non sarà in panchina.
A cura di Vito Lamorte
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Il Napoli vuole ripartire dopo la sconfitta contro l'Atalanta nell'ultimo turno ma dovrà farlo senza Luciano Spalletti. Il tecnico degli azzurri non sarà in panchina contro l'Empoli perché la sua squalifica non è stata ridotta dopo il ricorso e così Zielinski & co dovranno fare ancora a meno del loro timoniere. L'allenatore era stato espulso nei minuti finali della sfida contro il Sassuolo per proteste e la società partenopea sperava di poterlo riavere in panchina dopo aver scontato un turno di stop. Nulla fa fare. In panchina contro i toscani ci sarà ancora Marco Domenichini.

Proprio Spalletti ha parlato di questa decisione della Corte Sportiva d’Appello e a Radio Kiss Kiss ha dichiarato: “Stavolta lo dico con franchezza: sono un po’ deluso. Si fanno riunioni in cui si invoca al dialogo, alla collaborazione tra uomini di campo e istituzioni, poi basta una situazione come questa per capire che è difficile avere un confronto semplice e collaborativo. A fine partita ammisi a tutti i media di aver avuto un comportamento poco opportuno in quel momento, anche se non credo così eccessivo da darmi due giornate".

Il tecnico di Certaldo si è soffermato su questa situazione, evidenziando come il ‘dialogo' che spesso si invoca non sia così scontato e praticato: "Non avevo mai ricevuto due giornate di squalifiche in carriera. La mia carriera di 500 panchine in Serie A, quasi immacolata dal punto di vista disciplinare, non è bastata per fare trasparenza. Probabilmente questa collaborazione tanto chiacchierata rimane una cosa difficile. Comunque accetto con il massimo rispetto la decisione, ma stavolta non posso nascondere la grande amarezza”.

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Sulla sfida contro l'Empoli Spalletti ha dichiarato: "L'errore più grande che potremmo fare è considerare la partita con l'Empoli come quella tra il Leicester e il Milan. Quella di Andreazzoli è una squadra in gran forma, con una classifica che gli permette di venire a giocarsela con spensieratezza. Noi corriamo il rischio di sottovalutare l'impegno. L'Empoli ha una identità precisa sia in campo che come società. Corsi sta facendo un gran lavoro e complimenti a loro. Empoli è ancora casa mia e quando posso vado lì perché abita anche mia madre. Conosco benissimo Andreazzoli, ce lo avevo come collaboratore e so che ha grandissima qualità come tecnico. Ho potuto apprezzare tutta la sua capacità, basta vedere come gioca l'Empoli per capire che è un allenatore, capace, intelligente ed equilibrato".

Infine l'allenatore azzurre parla delle possibilità di rivedere qualche infortunato nella lista dei convocati: "Posso anticipare che Insigne, Anguissa e Lozano saranno convocati. Non chiedetemi la formazione perché devo valutare ancora tante cose in queste ultime 24 ore. Abbiamo varie soluzioni, ma ciò che conta è fare una gran partita. Solo a quota 500 panchine in Serie A? Così poche? – ha aggiunto ridendo – Io punto alla numero 1000, finché non arrivo a mille gare in panchina non smetto".

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