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Spalletti mette subito pressione ai calciatori della Juve rispondendo a un semplice “Tutto bene?”

Nel video condiviso sui social dal club il neo allenatore approfitta di un primo scambio di battute con Perin per mettere subito le cose in chiaro. “Certo… siamo a disposizione”, dice il portiere.
A cura di Maurizio De Santis
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L'avventura di Luciano Spalletti alla Juventus è iniziata ufficialmente oggi. Ai calciatori s'è presentato con poche parole, lasciando intendere chiaramente già cosa si aspetta. "Tutto bene mister?", gli dice Matteo Perin che lo incrocia dei corridoi del centro sportivo. La risposta che riceve è già un manifesto: "Dipende da te… da voi", replica il neo allenatore dopo avergli stretto la mano e aver fatto (anche) una battuta sul look del giocatore, impeccabile quanto a stile e a qualità dei capi indossati.

Il primo approccio di Spalletti coi calciatori della Juve

Il video condiviso dalla Juventus sui social dura pochi minuti ma sono sufficienti per mostrare al popolo bianconero qual è stato il primo approccio di Spalletti col mondo Juve. Sulla soglia della sede c'è Giorgio Chiellini ad accoglierlo con un abbraccio e un sorriso: gli fa strada e lo introduce nella casa che resterà "sua" per otto mesi, durante i quali dovrà lavorare sodo e guadagnare "la pagnotta" in campo. Il tecnico di Certaldo incrocia gli altri dirigenti, viene condotto anche nella stanza del guardaroba dove gli provano abiti e cappotto per la divisa ufficiale. Poi mette nero su bianco, posando per la foto di rito con la penna in pugno che segna il suo ritorno in Serie A dopo Napoli.

Com'è stata la conoscenza coi giocatori? Allenamenti, riunioni e chiacchierate daranno modo a Spalletti di toccare con mano il materiale umano a disposizione. Per adesso si limita a lanciare un messaggio forte e chiaro. Lo fa senza alzare la voce ma con un battuta che è nella falsariga di quel "uomini forti, destini forti" divenuto iconico. E così quando Perin gli tende la mano e gli chiede "Tutto bene, mister?" quel che ne riceve è una sorta di ‘presentat arm'. "Dipende te e da voi", mormora il tecnico che guarda dritto negli occhi l'interlocutore. "Certo… siamo a disposizione", risponde Perin. La chiosa di Spalletti: "È già qualcosa…".

Il contratto a termine del tecnico, si rinnova a una condizione

L'ex commissario tecnico della Nazionale, che aveva bisogno di rimettersi in gioco dopo la batosta in Azzurro, s'è legato al club con un contratto a termine: avrà tempo fino a giugno 2026 per convincere coi risultati la dirigenza a rinnovargli la fiducia anche per il prossimo biennio ma deve portare la squadra in Champions e far sì che anche quest'anno si possa almeno scollinare fino ai playoff. Diversamente (ipotesi nefasta), arrivederci senza nulla a pretendere perché ci sono già due allenatori che pesano a bilancio (Motta e Tudor) e non si può correre il rischio di averne addirittura un terzo. Per il resto, coraggio che il meglio è passato.

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